Wanderlust tedesca… ed un popolo di navigatori, di trasmigratori

Wanderlust tedesca… ed un popolo di navigatori, di trasmigratori

Wanderlust, seelige deutsche Wanderlust” (Heinrich von Treitschke, storiografo della Prussia 1834-1896).

Wanderlust è la parola che più amo in tedesco, perchè sento che esprime un atteggiamento verso la vita, che condivido.
Come molti termini tedeschi è composta da due parole: “Lust“, cioè piacere, ed il verbo “wandern“. “In tedesco spazieren è passeggiare, laufen é camminare, ma wandern contiene un senso di libertà: di spazi, silenzi e avventura, tutto quello che crea il profondo rapporto con la natura che é un elemento fondante del sentirsi tedeschi.”. ( estratta da “Piccolo viaggio nell’anima tedesca” di Vanna Vannucci e Francesca Predazzi, ed. Feltrinelli).

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A questo proposito credo che, di recente, nessun artista tedesco abbia reso meglio il concetto della cantante berlinese, Selima Taibi, in arte Mogli; ascoltate qua e soprattutto gustate gli splendidi paesaggi in questo video…

Ecco Selima-Mogli ed il suo compagno Felix Starck decidono di compiere un viaggio in compagnia del loro cane Rudi dall’Alaska al Messico in un bus da loro riadattato magnificamente a camper e ne fanno un docufilm, intitolato Expedition Happiness. A mio parere è bellissimo, perché mi ha veramente donato tanta felicità ed entusiasmo nel vederlo: non c’è nulla di più bello e compiuto che viaggiare in compagnia, ed aggiungo, in buona compagnia…il tutto è condito dalle bellissime canzoni di Mogli, che si accompagna con la sua chitarra. I ragazzi progettano, costruiscono con le loro mani il loro nido e partono per un viaggio tanto fisico, quanto soprattutto interiore…non mancano i momenti di commozione, quando il pelosetto Rudi si ammala e sta per lasciarci le penne in una clinica veterinaria in Messico…ho pianto da matti…

Ecco, questa è una delle tante cose belle del popolo tedesco, ma non solo di questa coppia di giovanissimi (meno di trent’anni), ma anche delle famigliole crucche, che si muovono fuori Europa. A gennaio scorso ero in Vietnam, presso dei siti archeologici e con una leggera pioggerellina, quando a un certo punto vengo attratta da un passeggino con la copertura per la pioggia con pupo dentro al seguito di due giovanissimi genitori….non mi ci è voluto molto tempo, per avere la conferma che fosse una famiglia tedesca. Giovani, con famiglia ed in Asia, per trasmettere da subito appunto la Wanderlust al pupetto in sandali e k-way con Teddy nella manina nel suo fiammante Kinderwagen.
Se per i crucchi questa è più o meno la norma, il fiorentino Tiziano Terzani da noi era un’eccezione, sposato -guarda caso- con una tedesca, Angela Staude, e corrispondente per diversi anni in Asia anche per il giornale tedesco “der Spiegel”, oltre che per le più importanti testate nazionali, quali il Corriere della Sera, Repubblica, Il Messaggero, Il Giorno, ci ha regalato meravigliosi racconti storici e di vita di quei posti, allora veramente lontani dalla cd. civiltà europea.
Una delle citazioni di Terzani che amo ricordare a me stessa è la seguente: “Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare.”.

C’è da dire, per quel che riguarda casa nostra, che l’Italia, sia per posizione geografica ossia in mezzo al Mar Mediterraneo, sia per storia territoriale costellata di dominazioni da parte dei popoli più disparati, ha una propria vocazione al viaggio e all’emigrazione, come ricorda il frontespizio del cd. Colosseo quadrato al quartiere Eur di Roma.
Alle nostre latitudini e con mezzi diversi oggi abbiamo Carlo Taglia, in arte Vagamondo, giovane torinese che ha lasciato nel 2011 l’amato posto fisso, per girare senza aerei il globo terrestre, narrando le sue avventure in vari libri, che spopolano su Amazon. Anche di recente sul  suo blog e pagina facebook ha ribadito:

Carlo_Taglia_cascata_fb-1Ci tenevo a scrivere due parole per spiegarvi i reali motivi che mi hanno spinto ad aprire il blog e questa pagina. Non ho mai preso come un lavoro ma come un profondo piacere la condivisione della mia più grande passione. Ho deciso di condividere questa mia esperienza e ho cercato di attirare l’attenzione su di essa perché dopo vari anni di viaggi mi rendevo conto che nel mio paese c’è tanta gente che, anche se ne ha la possibilità, ha paura di uscire di casa. Ha paura del mondo che c’è qui fuori perché non lo conosce e purtroppo i media si limitano a raccontare fatti di cronaca nera o di criminalità su paesi esteri perché alla fine sono quelli che attirano di più l’attenzione. Inevitabilmente ci si fa un’idea negativa che non rappresenta la vera realtà di queste nazioni. In ogni paese del mondo esistono persone violente, soprattutto a casa nostra, ma se ci si sa comportare si può godere quasi esclusivamente solo del lato positivo della gente locale. Attraverso i miei scritti e le mie foto vorrei farvi rendere conto che qui fuori ci sono luoghi di una bellezza straordinaria ma soprattutto gente meravigliosa. Esseri umani prima di ogni bandiera, che se vengono trattati con rispetto e amore vi consegneranno il loro cuore. Ho voluto creare un’informazione alternativa a riviste e giornali per mandare un messaggio positivo, perché davvero credo che ce ne sia tanto bisogno. Viaggiare è una delle migliori esperienze che un essere umano possa affrontare perché ti apre la mente verso orizzonti sconosciuti e ti fa capire quanto sia piccola la tua città confronto al mondo intero. Il mio vero obiettivo è che molti di voi possano trovare ispirazione per fare una scelta simile o semplicemente per non limitarsi ai pregiudizi negativi sullo straniero e sui continenti sconosciuti. Le persone malvagie che hanno potere sui popoli cercano di dividerci attraverso fazioni politiche, religiose o razziste. Un popolo diviso è più facile da controllare, noi dobbiamo unirci coltivando una profonda tolleranza sulla quale si può costruire una base solida per un futuro migliore. Spero di riuscire nel mio intento, in ogni caso continuerò su questa strada. Grazie a tutti quelli che mi seguono e sostengono in questo percorso.“.
Ecco, delle volte, mi sveglio al mattino, apro la sua pagina facebook, contemplo le magnifiche foto dei luoghi attraverso cui vive e spiega il suo spirito ed anch’io mi beo, mi dilato a livello interiore e soprattutto osservo alcune realtà culturali sotto un’altra prospettiva, quella offerta da Carlo Taglia e mi dico…che bello !
Concluderei quindi coniugando la Wanderlust tedesca al viaggio interiore in mezzo alla natura, anche umana, che sta compiendo il Vagamondo o per dirla alla Lao Tzu: “Chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce se stesso è illuminato”. Gute Reise!

Autrice: Violetta

DISSONANZE vuole essere una piccola rubrica ove parlare di alcune “divergenze” percepite da un occhio italiano a Berlino, contrasti che potrebbero essere più formali che sostanziali, se si vuole essere europei e sintetizzare molteplici aspetti culturali, che convivono molto bene qui. Leggi gli altri articoli

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Violetta

Sono italiana e faccio su e giù tra Berlino e Roma dall'estate del 2014. Amo il mare, stare all'aria aperta, leggere ed imparare cose nuove, nonché viaggiare in compagnia. In BerlinitalyPost parlo di alcune "divergenze" percepite da un occhio italiano a Berlino; contrasti che potrebbero essere più formali che sostanziali, se si vuole essere europei e sintetizzare molteplici aspetti culturali, che convivono molto bene qui a Berlino.

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