La città di Berlino cresce, si espande, si evolve giorno per giorno, diventando così sempre più interessante e magica per molte persone che negli ultimi anni hanno deciso di trasferirsi, iniziare una nuova vita o semplicemente visitare per periodi più o meno lunghi la capitale tedesca.
La notorietà berlinese è sicuramente così esplosa ma l’altra faccia della medaglia ha certamente rivelato e portato con sè aspetti non proprio piacevoli, soprattutto per coloro che qui vivono da anni o che concepiscono Berlino non come un “fenomeno cool” ma semplicemente come la città dove poter vivere sereni e liberi di scegliere.
Emerge a tal proposito il concetto di libertà di scelta proprio perché negli ultimi anni la Gentrificazione e l’impossibilità di trovare un alloggio adeguato alle proprie esigenze familiari ed economiche è una problematica che attanaglia quotidianamente i cittadini berlinesi.
Infatti sempre più proprietari o coloro in possesso di un contratto di affitto a tempo più o meno determinato hanno ceduto al fascino di Airbnb o di portali online dove poter trasformare le proprie abitazioni o parte di esse in alloggi turistici o comunque creare delle situazioni che non hanno nulla a che fare con un regolare affitto ad uso abitativo.
In Germania tutto fa capo alla regolamentazione denominata “ Verbot der Zweckentfremdung vom Wohnraum” che varia di base da città a città, a seconda in primis della domanda e dell’offerta degli alloggi specifica di ogni realtà urbana.
Ad esempio ad Amburgo è possibile dal 2013 subaffittare una parte del proprio appartamento che non superi però il 50% della superficie abitativa.
A Berlino la situazione è alquanto controversa, nel maggio del 2014 è stata approvata ufficialmente la legge che vieta l’uso di appartamenti all’infuori dell’uso abitativo, escludendo quindi appartamenti vacanza, usi lavorativi o lasciare addirittura vuote abitazioni per più di 6 mesi, prevedendo di conseguenza multe che oscillano tra i 77 euro e i 693 euro.
Nel 2015 sono stati stimati nella città di Berlino circa 17.000 appartamenti illegali inseriti nel circuito online dei portali per alloggi vacanze e solo nel quartiere di Mitte circa 4.900. Lo scopo della suddetta legge era quello di fronteggiare la speculazione abitativa, l’arricchimento illecito e contenere il prezzo degli affitti che sale di giorno in giorno a dismisura.
Purtroppo però le conseguenze non sono state delle migliori e gli effetti della legge non sono stati sempre tangibili nella realtà pratica, infatti tale regolamentazione è stata definita da molti poco chiara, capace di dare libero spazio alle interpretazioni, soprattutto per quanto riguarda il concetto di “uso abitativo”, creando così situazioni diverse tra quartiere e quartiere.
Ufficialmente è stato decretato che colui che intende affittare o subaffittare un appartamento o parte di esso deve essere in possesso di un legale permesso del Bezirkamt del proprio quartiere di appartenenza pagando ogni volta una tassa di 225 euro, coloro che non rispetteranno questo dispositivo di legge andranno incontro a sanzioni che potrebbero arrivare fino a 50.000/100.000 euro.
Per fronteggiare ancora di più il problema il Senato di Berlino ha assunto 17 nuovi impiegati che hanno il compito di controllare le varie offerte inserite nelle piattaforme online e verificare poi se esse siano in possesso o meno di un regolare permesso.
Oggi quindi la realtà è cambiata nella città di Berlino ed occorre prendere le adeguate precauzioni anche nel momento in cui si sta per firmare un contratto di casa o semplicemente trascorrere dei periodi in qualsiasi abitazione dietro pagamento di una somma di denaro. Infatti sarà bene accertarsi e richiedere la documentazione necessaria che attesti i vari permessi di locazione/affitto, il regolare contratto firmato da proprietario ed inquilino e stipulare bene le varie condizioni abitative.
Sarà possibile pure contribuire personalmente alla denuncia di eventuali situazioni illegali tramite vari siti online messi a a disposizione del comune berlinese:
http://illegale-ferienwohnungen-berlin.blogspot.it
https://ssl.stadtentwicklung.berlin.de/wohnen/zweckentfremdung_wohnraum/formular/adresswahl.shtml
Autore: Roberta Rosignoli