A pochi passi da Warschauer Strasse, si trova il Wall Museum, un museo interamente dedicato alla Germania del Muro. Il museo, situato al secondo piano dello Mühlenspeicher, un vecchio granaio vicino all’East Side Gallery sulla cui terrazza fu realizzata, dopo la costruzione del Muro, una torretta di controllo, rifunzionalizzando l’intero edificio a scopo militare, è stato voluto per celebrare i 25 anni di riunificazione delle due Germanie, da parte di esponenti politici tra cui Guido Kane ed il premio Nobel per la Pace Mikhail Gorbachev.
Aperto nella primavera del 2016, il museo è articolato con un percorso multimediale che copre 13 stanze, divise tra loro da tende. Passeggiando da una stanza all’altra il visitatore ripercorre le cause e gli eventi storici che hanno portato alla costruzione del muro dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla sua distruzione, soffermandosi sui momenti salienti della Guerra Fredda. È possibile guardare e ascoltare filmati originali di quegli anni che raccontano episodi politici cruciali e/o di vita quotidiana; ascoltare testimonianze, registrate appositamente, di chi ha cercato di fuggire da una parte all’altra del muro, di chi è riuscito a scappare nonostante l’utilizzo anche di armi da parte dei militari preposti ai vari check-point, di chi ha disertato mentre era di guardia.
Dopo la prima stanza che racconta gli anni 1945-1961, die Vorgeschichte, si trova la stanza dedicata alla costruzione del Muro, con video-testimonianze di chi è stato costretto a irrompere nel bel mezzo della notte in casa di civili per costruire quel Muro, sbarrando finestre o porte, come dimostrato dalla ricostruzione di una sala da pranzo di un appartamento della Berlino Est con finestre sbarrate da blocchi di cemento.
Questo museo non racconta soltanto la storia già nota a tutti, ma anche le emozioni, le tensioni, le reazioni di chi ha vissuto in quegli anni e i diversi punti di vista della storia. Particolare è la stanza dedicata al ministro Hans-Friedrich Genscher; il Ministro, passato alla storia come “Master of Diplomacy”, è stato uno dei protagonisti principali durante le negoziazioni per la riunificazione e la caduta del Muro. Un aneddoto vuole che il Ministro, sopravvissuto a ben due attacchi cardiaci, si fosse recato in America accompagnato da due cardiologi personali muniti di un defibrillatore da usare in caso di emergenza e per tale motivo la ritmicità del battito cardiaco scandisce la vostra visita in questa zona del Museo.
Altra stanza ad effetto è quella dedicata al ponte Glienicke, chiamato anche Ponte delle Spie, dove durante quegli anni sono avvenuti scambi tra le due Germanie, non solo di agenti segreti, tra gli USA e l’Unione Sovietica.
L’ultima parte del percorso multimediale è dedicata al concerto live tenutosi da Roger Waters e altri artisti provenienti da tutte le parti del mondo, con “Another Brick in the Wall” come musica di sottofondo. Il concerto svoltosi tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, tra la Berlino Est ed Ovest, rappresentava la riconciliazione delle due Germanie, la riunificazione tra Est ed Ovest.
È presente uno staff gentile e disponibile a rispondere a tutte le vostre domande; potete trovare gli orari e altre informazioni sul sito ufficiale.
The Wall Museum East Side Gallery
Mühlenstraße 78-80
10243 Berlin
Germany
Autrice: Maria Antonietta Carillo