Quindi anche a Berlino si può dire che è arrivata la bella stagione….Ma voi siete al corrente del fatto che circa a un’ora e mezzo di distanza dalla nostra città, esiste un paradiso terrestre chiamato Spreewald?
Sì, proprio lo Spreewald da dove provengono gli Spreewald Gurken del film Good Bye Lenin.
Lo Spreewald è una regione rurale immersa nella natura e non molto conosciuta al turismo italiano. La particolarità di questa regione, dichiarata Riserva Biosfera dall’Unesco, è di essere solcata da fiumi, canali e torrenti per lo più navigabili (oltre 276 km!) e di essere la zona più importante per la produzione dei famosi cetrioli sottaceto tedeschi. Qui si raccolgono più di 40.000 tonnellate di cetrioli ogni anno.
Con la mia famiglia ci siamo andati un paio di settimane fa, approfittando di una giornata di sole, non riuscivo a credere ai miei occhi: un tale paradiso terreste dietro casa nostra, e io durante i 24 anni che sono a Berlino non ci ero mai andata!
Abbiamo quindi deciso di fare due giri nei canali. Il primo, di ricognizione, a bordo di una delle tipiche imbarcazioni a pale (una sorta di grossa gondola spinta da un lungo bastone puntato sul fondo del canale) con partenza da Lübbenau. Qui potete trovare diversi punti di partenza per questo tipo di gite .
La gita in barca è davvero rilassante e divertente: si scorre lenti lungo i canali silenziosi immersi nel verde, nella natura; passiamo di fronte ad abitazioni e villette tipiche, ognuna con la sua barchetta ormeggiata di fronte. In effetti qua, proprio come a Venezia, ci si sposta attraverso i corsi d’acqua. Sembra di stare in un altro mondo…
La signora che spinge la gondola racconta aneddoti e barzellette nel tipico accento della zona. Noi siamo praticamente i più giovani a bordo, e guardiamo incuriositi coloro che invece ci vengono incontro sui kayak.
E infatti, una volta scesi dal giro in gondola, decidiamo di andare noi stessi sul kayak e di sfidare la sorte, visto che nella nostra famiglia l’unico che sa pagaiare è ovviamente mio marito. Con la macchina arriviamo a Lübben e senza difficoltà troviamo un noleggiatore di kayak: ce ne sono diversi tutti con prezzi simili lungo la strada principale dopo il porticciolo principale.
Decidiamo di prendere due kayak: uno per mio marito e due figli, l’altro per me e per mio figlio dodicenne. Ci vengono spiegate le regole base della navigazione -soprattutto che le grandi gondole hanno sempre la precedenza-, ci viene data una cartina, alcuni consigli, e via sulla canoa.
Ovviamente da subito la differenza salta all’occhio: la canoa di mio marito sembra veleggiare leggera sull’acqua, vanno senza sforzo; io e mio figlio siamo tutti bagnati nel giro di 5 minuti e ci litighiamo su come muoverci. Ma dopo un po’ di assestamento…anche noi riusciamo a capire bene come muovere le pagaie, i muscoli delle braccia ormai sono così doloranti che neanche li sento più, e possiamo goderci questa meravigliosa gita in canoa. Dopo una mezz’oretta riusciamo a parcheggiare per fare una pausa mangiando un pezzo di torta in uno dei tanti caffè che si trovano lungo il viaggio, e poi riprendiamo il nostro bellissimo percorso. È veramente un’esperienza inaspettata che consiglio assolutamente, e che ripeteremo senz’altro. Portare il kayak è veramente alla portata di tutti, anche per chi come me non lo aveva mai fatto. Certo più spesso si fa più facile viene….ma io posso dire che dopo due ore mi sentivo quasi una pagaiatrice provetta.
È una gita ideale da fare tra amici, tra innamorati, in famiglia, tra colleghi. Anche da soli muniti di cannocchiale per scoprire la ricchissima fauna locale.
ATTENZIONE: premunitevi di spray antizanzare se andate in periodo estivo!
Buon divertimento!
Autore: Ruth Stirati