Senhit, cantante italiana di fama internazionale, in tour per l’Europa ha omaggiato Berlino con la sua voce e la sua performance presso il Marie Antoniette, una location per feste ed eventi sulla sponda dello Spree, lo scorso giovedì 23 febbraio. La cantante, accompagnata dalla sua band, composta da musicisti conosciuti nel panorama italiano, ha animato la serata con entusiasmo ed energia attraverso la sua musica pop proponendo alcuni dei suoi pezzi più amati tra cui “Higher”, “Rock me up” e “Don’t call me”, per citarne solo alcuni, concludendo con il singolo inedito “Something on your mind”. Tra gli ospiti non vi erano solo italiani ma anche berlinesi entusiasti della performance. Senhit si fermerà per le prossime date in Italia tra Roma e Milano per poi salpare oltre oceano procedendo con il suo tour in America e in Asia.
Conosciamola meglio attraverso quest’intervista fattale pochi giorni prima del concerto:
Ho letto che sei un grafico pubblicitario, come e quando ti sei avvicinata alla carriera artistica?
In realtà è iniziato tutto per gioco, tutto cominciò dalla mia partecipazione al vecchio programma di Fiorello “karaoke”. Da quell’esperienza incominciai a sviluppare maggiore interesse per la musica che cresceva sempre di più quando capivo e mi rendevo conto che cantare ed esibirmi mi piaceva e mi faceva sentire a mio agio. Ho iniziato a partecipare alle prime audizioni già all’età di 12-13 anni e sono sempre stata autodidatta grazie anche alla presenza costante della musica in famiglia e tra le mura domestiche. Mi sono dedicata del tutto alla carriera artistica solo dopo aver terminato gli studi, è allora che ho cominciato ad investire davvero in questa passione.
Perché hai deciso di dedicarti del tutto alla musica?
Il fuoco di esibirmi mi ha illuminato su ciò che davvero mi piaceva. Salire sul palco è un’emozione fantastica e mi da una grinta straordinaria, mi carica di energia e adrenalina. Il palco è il mio elemento. Una volta finito gli studi mi sono buttata nel teatro ed ho iniziato ad esibirmi con il musical di Massimo Ranieri “Il grande campione” nell’anno 2000, partendo da Roma e girando per tutta l’Italia.
Hai lavorato con diversi artisti italiani ed internazionali, chi ti è rimasto più di tutti nel cuore?
Mi ritengo lusingata per aver lavorato con tanti grandi della musica, sono felice di aver collaborato con ognuno di loro e lo rifarei in qualsiasi momento perché ho ricevuto molto da questi, tanto a livello umano quanto a quello artistico.
Sei una ragazza italiana di Bologna ma con origini eritree, credi che queste abbiano influito nella tua musica?
Sì, penso che in qualche modo il gene africano sia venuto fuori, chiaramente è fondamentale la questione caratteriale ma sono dell’idea che un po’ d’influenza ci sia.
Sei spesso in giro per il mondo per i tuoi concerti, c’è un luogo in particolar modo che ti emoziona e per il quale ci torni molto volentieri?
Sono già di mio una persona molto curiosa, mi piace viaggiare sia per lavoro che per piacere, sono tendenzialmente un’amante del mare e della natura per cui prediligo sicuramente quei posti ma mi piacciono anche città metropolitane. Il posto che per eccellenza mi torna in mente, che mi emoziona e dove spesso mi sono recata per piacere per le vibrazioni che mi dava è Lampedusa, per un periodo ci andavo addirittura due volte all’anno. Nel 2007 ho poi avuto l’onore di cantare per il festival “ O’ Scià” organizzato da Claudio Baglioni sull’isola siciliana per la sensibilizzazione del problema sull’immigrazione, affiancando grandi artisti del panorama musicale italiano e di questo ne fui molto felice.
I tuoi fan sono prettamente italiani o per lo più stranieri?
Principalmente sono italiani, ma anche stranieri, mi esibisco spesso all’estero e adesso sono stata chiamata per delle date in Giappone.
Da dove parte la tua scelta di cantare in inglese?
In realtà i primi due album sono in lingua italiana, il primo è un esperimento, una rivisitazione di alcuni vecchi brani mentre il secondo è del tutto inedito. Con la mia etichetta PANINI Interactive abbiamo pensato di espanderci anche all’estero e l’inglese era decisamente la lingua che più di tutte avrebbe reso possibile ciò, inoltre è un idioma che apprezzo molto, ragion per cui ho iniziato a cantare in inglese.
Sei sposata? Hai figli? Se sì, come concili la tua carriera di cantante con la vita privata?
Non sono sposata e non ho figli ma ho la bellissima compagnia di un meticcio di 10 kg di nome Buddy, nome tra l’altro del mio nuovo album “Hey Buddy” che in americano è uno slang per salutare ma che non a caso riprende anche il nome del mio caro amico a quattro zampe.
È la prima volta che canti a Berlino? È una città che ti piace?
Sì, questa è la prima volta che mi esibisco a Berlino e ne sono molto entusiasta, ci sono già stata due volte per piacere e sono contenta di ritornarci, così come sono contenta di tornare in Germania, Paese che mi ha accolto bene quando ci ho vissuto per due anni e mezzo e dove ho partecipato all’Eurovision Song Contest del 2011 a Düsseldorf. In tutti i casi sono lieta di rivedere alcuni amici che vivono lì.
Di cosa parlano principalmente le tue canzoni?
Parlano un po’ di tutto, di quotidiano, d’amore. Per alcuni testi ho collaborato come coautrice ma in generale canto testi arrangiati da artisti italiani ed internazionali. Non ci sono filtri, né preconcetti, c’è grinta, autenticità e tanto live.
Qual è il tuo background musicale? Quale artista più di tutti ha influenzato te e la tua musica?
Non mi sento influenzata, mi piace la musica in tutti i suoi generi e sono sempre stata curiosa di scoprire e sperimentare.
Quale artista apprezzi molto sulla scena internazionale? Chi senti più vicino al tuo genere ed alla tua musica?
Apprezzo tanti artisti diversi, come appunto dicevo mi piace variare in diversi generi, dal pop al rock all’elettro-dance.
Link ufficiale: http://www.senhit.com/it/
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Autore: Enza Granato
