Dal 01.05.2016 a Berlino si applica il cosiddetto Zweckentfremdungsverbotsgesetz (legge sul divieto di un uso diverso da quello previsto), che vieta tra l’altro ai proprietari di dare in affitto un appartamento per brevi periodi oppure come casa vacanze senza il consenso del comune. Come altre città in Germania si cerca di risolvere il problema della mancanza di abitazione. Il senato si aspetta la liberazione di circa 4.000 appartamenti per locazione a lungo termine.
Tale divieto non vale però per appartamenti che vengono usati come secondo domicilio – così ha deciso il tribunale amministrativo di Berlino. Il proprietario può dunque affittare il suo secondo domicilio a turisti durante periodi di assenza.
Finora gli uffici tecnici comunali non hanno dato il consenso – sia per secondo domicilio sia per altri appartamenti usati come casa vacanze. Per quest’ultimo il tribunale amministrativo ha già verificato il divieto.
Adesso ha deciso però che per il secondo domicilio non può valere lo stesso principio come per altri appartamenti. Gli interessi privati dei proprietari prevalgono in questi casi all’interesse pubblico, perché l’affitto del secondo domicilio in periodi d’assenza non ha un impatto negativo sul mercato delle abitazioni. Se il secondo domicilio rimane vuoto oppure va affittato come casa vacanza ai turisti non incide sul problema della mancanza di abitazione in generale.
Nei tre casi decisi il tribunale non ha accertato indizi di una dichiarazione abusiva degli appartamenti come secondo domicilio da parte dei proprietari. Avevano il primo domicilio in Italia, Danimarca o Rostock.
Per l’importanza fondamentale della causa, il Tribunale di Berlino ha ammesso l’appello al tribunale amministrativo di secondo grado di Berlino e Brandeburgo.
Autore: Miriam Bärenz – Fiedler Zmija & Partner
