Quella che comunemente viene chiamata “Rote Karte” è un documento richiesto per lavorare nella gastronomia e in altri settori dove vi è la necessità di maneggiare del cibo, per esempio anche in alcuni asili.
Ottenerla è molto semplice: bisogna recarsi in uno degli uffici appositi (Gesundheimtsamt) del quartiere in cui si lavorerà o, in alternativa, di quello dove si vive. In alcuni è necessario prenotare un appuntamento (viene indicato sul sito), in altri è sufficiente recarsi lì negli orari di apertura, prendere un numeretto e una volta allo sportello vi verrà richiesto un documento di identità, il posto dove andrete a lavorare e una somma da pagare di 20 euro. Vi verrà detto quanto più o meno dovrete aspettare; se si è fortunati l’attesa può essere molto breve altrimenti si può attendere anche fino ad un’ora. Dopodiché in gruppo ci si recherà in una stanza per osservare un video molto semplice in cui vengono mostrate le norme di igiene sanitaria da tenere ogniqualvolta si lavora a contatto con il cibo.
Qualora non si parli il tedesco è necessario essere accompagnati da qualcuno che vi possa aiutare.
Alla fine del video vi è la possibilità di porre delle domande e poi vi verrà consegnato un foglio da portare al vostro datore di lavoro.
La Rote Karte è valida a partire da tre mesi prima di iniziare a lavorare, si può consegnare l’originale al datore di lavoro, o in alternativa, mostrargliela e consegnarne una copia.
Ci si può recare all’ufficio di Charlottenburg-Wilmersdorf (in Hohenzollerndamm 174-177, 10713 Berlino) qualora si lavori (o viva) nei quartieri di:
- Charlottenburg-Wilmersdorf
- Spandau
- Tempelhof-Schöneberg
- Steglitz-Zehlendorf
In quello di Lichtenberg (in Alfred-Kowalke-Str. 24, 10315 Berlino) se si lavora a:
- Lichtenberg
- Marzahn-Hellersdorf
- Treptow-Köpenick
- Neukölln
Ed infinite in quello di Mitte (in Reinickendorfer Str. 60a,13347 Berlino) per i quartieri di:
- Mitte
- Friedrichshain-Kreuzberg
- Pankow
- Reinickendorf
Qui potete trovare anche l’informativa in italiano sulla tutela dalle infezioni da scaricare.
Autore: Valeria Lucci