– Das Pfand, die Pfänder –
Un italiano alla sua prima esperienza tedesca, che vede addebitarsi sullo scontrino dagli 8 ai 25 centesimi sotto la voce “Pfand”, senza capire assolutamente cosa sia, invoca il sacrilegio!
E nel migliore dei casi in tedesco, in quello ottimista in inglese e nel peggiore in un italiano inglesizzato chiede alla cassiera di cosa si tratti.
La cassiera sconvolta e impietosita, spiega al nostro primitivo, giunto dall’italica preistoria nel paese delle opportunità, che qui funziona tutto diversamente, ma soprattutto: tutto (o quasi) funziona!
Il Pfand sono quei centesimi che vengo addebitati all’acquisto di acqua o della maggior parte delle bevande. Generalmente sullo scontrino si nota il costo della bevanda e sotto la stessa l’importo del Pfand. Quando le bottiglie sono vuote, è bene conservarle e consegnarle negli appositi punti di ritiro posti all’interno dei supermercati, di solito vicino le casse o l’uscita.
Il simbolo del pfand vi assicura il fatto di poter dare indietro la bottiglia, c’è da dire che non tutti i dispositivi accettano tutte le bottiglie; di solito vige la “legge” che il negozio prende le marche e tipologie che vende, quindi, nel caso in cui in presenza del bollino, un dispositivo non dovesse accettare la bottiglia dopo alcuni tentativi è bene conservare la stessa e riprovare in un altro negozio. Alla fine della procedura, dopo aver premuto l’apposito pulsante, un buono con l’importo viene stampato. Una volta alla cassa si possono sia ricevere i soldi indietro oppure scalare l’importo dal totale della spesa.
Un ottimo modo per smaltire rifiuti, educare il popolo e le nuove generazioni, invogliare i cittadini al riciclo!
Vi sarà capitato di vedere persone frugare nei contenitori della spazzatura, o girare con carrelli alla ricerca di bottiglie durante eventi o quant’altro, in questo modo i senzatetto o le persone poco abbienti possono ricavare qualcosa attraverso il Pfand. Un ottimo modo per dare un taglio alla criminalità e un aiuto a tutti coloro che dignitosamente cercano di sbarcare il lunario!
Autore: Alessandra Rago