La prima parola che viene in mente nominando Berlino è…. Sole (perché non c’è) e la prima parola che viene in mente nominando il sole è mare (perché non c’è neanche quello).
Diciamolo, ormai ci siamo rassegnati al freddo e alle nuvole, ma tutto ciò influisce in qualche modo nella nostra persona e nella nostra psiche?
La meteoropatia, dal greco meteoron significa cosa che è, che avviene in alto; e pathos, passione, malattia; è un termine che sta ad indicare un insieme di disturbi psichici e fisici di tipo neurovegetativo che si verificano in determinate condizioni e variazioni del tempo meteorologico o delle condizioni climatiche stagionali.
Esiste infatti un diretto e proporzionale legame tra benessere o malessere psicofisico ed i molteplici cambiamenti di clima e temperatura, tanto da far sempre più studiare e convalidare tale correlazione.
Già fin dall’antichità era noto che i cambiamenti del clima e delle stagioni potessero in qualche modo influenzare negativamente lo stato di salute dell’individuo.
Le recenti stagioni e dinamiche climatiche hanno assunto infatti caratteristiche sempre più estreme ed imprevedibili con repentini cambiamenti di tempo, intensi venti, temperature eccessivamente basse o alte e perturbazioni molto aggressive.
In tal modo l’acutizzarsi delle forme espressive del clima ha portato e porta con sé un numero progressivamente maggiore di disturbi psicofisiologici; dunque piogge, sole, venti, etc. con alte frequenze ed intensità, corrispondono alla comparsa di certe problematiche mentali e fisiche.
In Italia si stima che addirittura una persona su 4 accusi tali problemi e disturbi a causa degli sbalzi climatici, e che due/tre individui su 10, subiscano i medesimi sintomi al passaggio da una stagione all’altra; figuriamoci gli italiani all’estero, soprattutto in quei paesi dove il clima è più rigido e il sole non si vede per settimane.
Nello specifico: intensi e bruschi mutamenti atmosferici con conseguente grande freddo, temporali improvvisi, caldo intenso, vento fortissimo, scarsa luce diurna, etc. richiedono la cosiddetta “acclimatazione”, ovvero un processo psicofisico complesso e dispendioso per molteplici apparati vitali come i sistemi nervoso, cardiocircolatorio, ormonale e polmonare.
Vediamo i sintomi: la meteoropatia è considerata un vero disturbo dell’umore che prende l’avvio dalle condizioni climatiche.
Si va da una depressione invernale grave a forme di letargia, sonnolenza e disturbi fisici.
I sintomi della meteoropatia sono diversi, a differente grado di intensità, ma sicuramente sono molto fastidiosi poichè accompagnano per lunghi periodi. Generalmente tutto inizia in concomitanza con un cambio di stagione e frequentemente colpisce le donne. I “campanelli” più frequenti sono: indolenza, insonnia, sbalzi d’umore e di pressione, ma anche dolori articolari e mal di stomaco e nel peggiore dei casi si giunge alla depressione, all’infarto o all’ictus.
A seconda delle conseguenze è possibile distinguere varie forme:
- meteoropatia primaria: sintomi psicosomatici
- meteoropatia secondaria: peggioramento di condizioni fisiche già presenti
- seasonal affective disorder: depressione invernale, tipica dei paesi del nord.
Secondo il professor Angelico Brugnoli, specialista in meteoclimatologia, i neurolabili sono i più colpiti. Si tratta di individui dotati di particolare sensibilità ed emotività e coloro che hanno un sistema neurovegetativo molto debole. Altri fattori contribuiscono a rendere le persone più inclini a risentire degli effetti climatici, lo stress e l’ansia in primis. In genere coloro che ne sono affetti cominciano a sentire gli effetti da 24 a 48 ore prima del cambiamento.
A causa della varietà di sintomi e situazioni, non esiste una cura della meteoropatia, ma è possibile usare antiinfiammatori e antistaminici, oppure rimedi naturali per contenere i sintomi.
Quindi come affrontiamo, noi popolazioni mediterranee, tutto ciò?
Abitanti italiani di Berlino corriamo ai ripari: Fiori di Bach e vitamina D per tutti!
Studi del 2010 correlano la carenza di vitamina D allo sviluppo dell’influenza e a un ruolo nella regolazione della riposta immunitaria (già queste sono valide ragioni per affrontare l’inverno in compagnia di una buona dose di vitamine); in più nel 2013 la Brithish Psychiatric Association ha analizzato più di 3000 individui trovando una forte correlazione tra la carenza di vitamina D e la depressione; questo non vuole assolutamente dire che patologie come la depressione possano essere curate o prevenute attraverso la sola integrazione di Vitamina D. Essendo però la depressione una malattia multifattoriale, è molto interessante approfondire i molteplici aspetti che possono rappresentare un fattore di rischio e che, se corretti, possono condurre ad una salute generale migliore.
Sono molte le ipotesi sulla genesi della Depressione che gli studi scientifici stanno approfondendo per chiarire i fattori che determinano la comparsa della malattia, tra questi gran parte degli approfondimenti riguardano la Vitamina D.
Altra “Tip” interessante: i Fiori di Bach. Sono una medicina alternativa ideata dal medico britannico Edward Bach.
Al riguardo, Bach sosteneva la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto a suo dire chiunque ha le potenzialità e la sensibilità necessaria per effettuare una diagnosi su di se e i propri malesseri.
Alla base della floriterapia di Bach vi è il principio secondo il quale, nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità, le quali determinerebbero il sintomo manifesto nel fisico: il singolo fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione dell’emozione negativa nel suo tratto positivo, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico, essendo quest’ultimo ritenuto il disturbo finale di un disagio originatosi a un altro livello, molto più profondo.
Se non per altro, la cura attraverso le piante, arte antichissima, viene spesso utilizzata per rilassare il corpo e la mente. Nella cura della meteoropatia si consiglia di utilizzare il mix floreale “Ipersensibilità alle infuenze” (chiedere in farmacia quali fiori contiene e come prepararlo) una combo di piante rilassanti ed energizzanti per affrontare li sbalzi d’umore in maniera naturale.
Buon Inverno a tutti!
Autore: Lucrezia Butera