Sono trascorsi diversi anni da quando ho cominciato a fare il regista, ricordo perfettamente il giorno in cui decisi di seguire il mio sogno. Era il 2009, gironzolavo negli studi rai di Milano, ero in quel luogo per firmare l’ennesimo contratto a progetto per far parte della produzione di un programma della domenica, all’epoca molto amato dagli italiani; e mentre attendevo il mio turno per entrare nell’ufficio scritture, dove i più grandi personaggi della televisione avevano segnato il loro destino e concludere l’accordo, pensavo con grande tensione al mio futuro.
Rimuginavo su di alcune domande, prima fra tutte: << Vuoi davvero rimanere in questo posto per tutta la vita, accontentandoti di lavori saltuari, sperando che qualcuno si accorga di te o preferisci aspirare al raggiungimento del tuo grande sogno e diventare un regista cinematografico? >>. Dopo quel quesito sentii chiamare il mio nome, mi diressi verso l’ufficio, entrai al suo interno e proprio nel momento della firma, mi bloccai, feci un passo indietro, ringraziai la funzionaria per avermi dato fiducia ma le dissi che dovevo rifiutare l’offerta e andare per la mia strada. Salutai e scesi le scale di corsa, arrivai ai tornelli di sicurezza, la mia voglia di uscire da quel luogo era talmente forte che non aspettai il segnale della guardia ma scavalcai facendolo irritare visibilmente, ricordo ancora le sue parole: << Tu qui non metterai più piede, sei segnato!>>. Quando la sera raccontai l’episodio ad amici e parenti mi presero per matto ma ero estremamente convinto che quella scelta avrebbe cambiato il mio destino e così fu. A distanza di otto anni, ho girato due lungometraggi, di cui sono molto orgoglio ed oggi come allora mi trovo di nuovo di fronte ad un bivio, ovvero cambiare, prendere una decisione fondamentale. Volete sapere quale? Vi svelerò l’arcano tra qualche istante ma prima un breve prologo per farvi comprendere meglio le motivazioni reali.
Dopo aver vissuto a Berlino durante il 2013, innamoratomi perdutamente di questa città, decisi di scrivere una nuova sceneggiatura, un thriller psicologico, ambientato proprio tra il sud dell’Italia e Berlino. Ecco quindi la scelta: << Rimanere qui in patria e sperare che qualche produttore magnanimo mi conceda la possibilità di fare questo film o partire per cercare produttori e finanziatori nella città dell’Orso d’oro? >>. Sapete cosa ho deciso? Partirò.
Si, partirò inseguendo il mio sogno, perché un essere umano che non insegue i suoi desideri più profondi non può dire di aver vissuto veramente la sua vita. Certo molti di voi si chiederanno: << Ma se hai già fatto due film in Italia, perché pensi di andare via? Troverai sicuramente qualcuno disposto ad aiutarti. >>.
Purtroppo la dura verità è che in patria un regista che cerca costantemente la sperimentazione e l’innovazione del mezzo cinematografico ha grandi difficoltà ad essere prodotto, da noi si punta su progetti sicuri, quali commedie e drammatici spesso molto superficiali ed io non sono proprio un uomo da compromesso.
Sicuramente anche la Germania vive le sue contraddizioni tra arte pura e mercato ma sento che a Berlino tutto può diventare possibile e che tra qualche tempo vedrò apparire magicamente sullo schermo di un cinema il mio film, “Spiral Vortex”, un vortice di follia in cui la protagonista cerca se stessa, un nuovo equilibrio, una nuova vita e questo può portare nuove sfide, responsabilità e sacrifici, come succede a tutti noi nella vita quotidiana ma non per questo ci fermiamo a piangere in un angolo buio della nostra stanza, assolutamente no, perché andiamo avanti, cercando con insistenza che il sogno si avveri e quando riusciremo nel nostro intento, be allora sarà meraviglioso ed è quello che vi auguro, sempre.
Sono contento di essermi aperto con voi, di avervi reso partecipe della mia storia e continuerò ad informarvi perché sono certo che in questo nuovo viaggio di ricerca personale, una volta giunto a Berlino, incontrerò sulla mia strada tanti personaggi incredibili che portano con loro, aneddoti speciali, ricchi di saggezza e vi renderò ancora una volta partecipi di questo bagaglio stupendo che è la vita. Non perdiamoci di vista e arrivederci.
Autore: Pier Luigi Sposato