L’arte visionaria di Hieronymus Bosch è approdata a Berlino con un’esposizione multimediale dedicata a festeggiare i 500 anni dalla morte del pittore olandese. Aperta al pubblico dal 6 luglio fino al 30 novembre 2016 l’esibizione del grande visionario vuole raccontare dell’incredibile: si tratta di un vero e proprio viaggio visivo che da vita alle opere dell’artista che allora si animano prendendo vita tra suoni leggiadri e tenebrosi, sequenze fantastiche dei suoi capolavori. Un succedersi di immagini raffiguranti alcuni dei suoi quadri ravvivarsi, rivelando la continua oscillazione tra gioia e disperazione nell’infinito ciclo della vita.
L’esibizione si svolge nel vecchio edifico “Alte Münze” di Berlino, una mostra multimediale che ha permesso prima di tutto di palesare diverse opere del pittore che altrimenti sarebbero visibili solo nei musei ma ha soprattutto reso evidenti alcuni dettagli delle pitture di Bosch che altrimenti sarebbero poco chiari ad occhi comuni, è invece possibile, grazie a questa esibizione, perdersi nelle vive gigantografie di queste opere, tra le più comuni: “Trittico del Giardino delle Delizie”, “Trittico del giudizio di Vienna”, “Trittico delle Tentazioni di Sant’Antonio” e “Peccati capitali”.
Della sua vita da artista si sa ben poco, è nato il 2 ottobre del 1453 ed è cresciuto in una famiglia di pittori, il che ha certamente favorito la sua educazione rivolta appunto all’arte. Hieronymus non datava le sue opere e a volte non le firmava, quando lo faceva usava la parola Bosch che in realtà deriva dal nome del paese olandese dal quale proveniva, ovvero ‘s Hertogenbosch; il suo vero cognome era van Aken. La maggior parte dei lavori di Bosch sono oggi conservati nel Museo del Prado e nel Monastero dell’Escorial di Madrid perché il pittore dalle opere tanto fiabesche quanto mostruose era molto apprezzato dal re Filippo II di Spagna il quale iniziò a collezionarne le opere dopo la sua morte.
Link mostra:
http://www.boschalive.com/de/main-de
Autore: Enza Granato
