Da oggi sono in vendita online e presso i punti vendita i biglietti per i film della Berlinale, acquistabili però sono solo quelli delle proiezioni che si terranno 3 giorni dopo. Inoltre per i film in gara è consentito l’acquisto per quasi tutti i programmi di massimo due biglietti per persona, per consentire così al maggior numero di spettatori di potersi godere il festival. Rappresenta un’eccezione il 25 febbraio, il Publikumstag, i cui biglietti sono in vendita sin da subito.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le sezioni di questa 68esima edizione.
Competion: in questa sezione sono raccolti i film in gara a cui verranno conferiti i premi tradizionali, quali l’orso d’oro per il miglior film, l’orso d’argento per il miglior regista, per il migliore attore, per la migliore attrice, ecc. Molti i film tedeschi tra cui “3 Tage in Quiberon” dedicato alla vita di Romy Schneider; “Transit” di Christian Petzold che racconta la storia di Georg, fuggitivo della Wehrmacht che cerca di arrivare in Messico con una falsa identità; “In den Gängen”, dove va di scena una storia romantica tra i reparti di un supermercato e ancora “Mein Bruder heisst Robert und ist ein Idiot”, dove al centro della trama vi è l’intenso rapporto tra due gemelli, Elena e Robert. Il resto del programma risulta più internazionale con produzioni norvegesi come “U – July 22”, che tratta dell’attentato di Utoya avvenuto il 22 luglio del 2011; “Twarz” di produzione polacca, che racconta di Jacek, il primo a ricevere un trapianto di faccia in Polonia e per questo celebrato come un eroe nazionale; “Touch me not” di produzione rumena, che esplora l’intimità affrontando la paura di Laura di essere toccata; “Damsel”, un western con sfumature comiche di produzione hollywoodiana; “Eva” di produzione belga/francese che tratta dell’incontro di uno scrittore con una misteriosa donna chiamata Eva. In gara anche “Figlia mia” di Laura Bispuri, dove emerge il tema della maternità, e “Isle of Dogs”, film di animazione che apre ufficialmente la Berlinale, dove il protagonista intraprende un viaggio illuminante verso un altro mondo. Ci sono poi 5 film non in gara, tra cui si segnalano “Unsane” di Steven Soderbergh, dove a essere messa in discussione è la percezione della realtà e “7 Tage in Entebbe”, che parla di un dirottamento di un aereo israeliano a Entebbe, in Uganda.
Berlinale Special: comprende film che espongono la vita di persone eccezionali o su temi in generale che meritano una particolare attenzione. Solitamente i film di questa sezione possono concorrere al premio “Glashütte Original” destinato ai documentari. Per questa edizione si segnalano “The Happy Prince” sugli ultimi anni di vita dello scrittore Oscar Wilde; “The interpreter“, dove un traduttore vuole vendicarsi dell’uomo che ha ucciso i suoi genitori, ma dalla sua ricerca ne emergerà inaspettatamente un’amicizia; “Das schweigende Klassenzimmer” che racconta la storia vera di una classe della DDR che osserverà un minuto di silenzio in onore delle vittime della repressione ungherese. Il gesto avrà un significato politico e si trasformerà in un atto di resistenza contro lo Stato comunista.
Fanno parte di questa sezione anche i “Berlinale Series”, che prevede la proiezione di una selezione di serie tv.
Panorama: presenta un profilo altamente internazionale ed è dedicata alla scoperta di nuovi orizzonti, al superamento dei confini; qui vengono presentati accanto a film di registi conosciuti, anche dei debutti. Com’è il caso quest’anno, limitandosi all’esempio italiano, con “La terra dell’abbastanza” di Damiano e Fabio D’Innocenzi, dove viene rappresentata la periferia di Roma minacciata dalla droga, dalla violenza e dalla mafia.
Forum: sezione dedicata alla sperimentazione. I film scelti oscillano tra arte e cinema. Una prospettiva più critica e una riflessione sulla cinematografia in generale viene offerta nella sezione Forum Expanded, a cui vengono affiancate anche delle mostre. Il programma completo di questa sezione è presente in una pagina apposita.
Perspektive Deutsches Kino: dedicato al futuro del cinema tedesco, strettamente collegato con lo European Film Market, dove tutti gli addetti ai lavori si incontrano per parlare di cinema e anche per stringere delle possibili collaborazioni.
Generation: mira a coinvolgere anche il pubblico più giovane, offrendo dei programmi a bambini e adolescenti sotto i 18 anni, suddividendo le proposte in “Generation Kplus” e “Generation 14plus”.
Retrospective: si cimenta con i grandi film del passato e quest’anno la sezione è dedicata al cinema della repubblica di Weimar. In più in “Berlinale Classics” vengono rivisitati i classici delle precedenti edizioni della Berlinale.
NATIVe: punta i riflettori sul cinema delle popolazioni indigene. Quest’anno sarà la volta dei paesi e delle isole dell’Oceano Pacifico.
Culinary Cinema: cinema e cucina si incontrano per presentare al pubblico delle storie tutte da gustare, tra cui spicca anche un film italiano “Lorello e Brunello”, che racconta la storia di due gemelli in una fattoria del sud della Toscana.
Berlinale shorts: non poteva mancare una sezione dedicata ai cortometraggi, che si districa in cinque programmi principali e uno speciale consacrato al 1968. Da quest’anno vengono anche riproposti dei cortometraggi delle precedenti edizioni, disponibili per quattro settimane su Berlinale shorts online.
La variegata scelta di cortometraggi e lungometraggi si completa con i film dedicati a Willem Dafoe, che riceverà il 20 febbraio l’orso d’oro alla carriera, dopo la proiezione del film “The Hunter”; Berlinale goes Kiez, inaugurato nel 2010, dove ci si sposta dalle location ufficiali della Berlinale per approdare nei cinema di quartiere dal 17 al 23 febbraio, tra cui Toni & Tonino a Weißensee, Neues Off a Neukölln e Kino Casablanca a Adlershof; Berlinale Talents particolarmente indicato per chi ama le discussioni sul cinema e vuole parlare di tutti gli elementi che ruotano, caratterizzano e fanno parte del mondo dei film. Consigliato per i veri appassionati che vogliono rivelati tutti i segreti o per chi si vuole avvicinare a questa realtà fatta di talenti.
I premi ai migliori film non sono comunque finiti: infatti grazie al GWFF Best First Feature Award viene sostenuta la nuova generazione di registi e produttori, attribuendo un riconoscimento in denaro ai nuovi debutti cinematografici. La scelta verrà presa da una giuria apposita, composta dai giovani registi Jonas Carpignano dall’Italia, Călin Peter Netzer dalla Romania e Noa Regev, israeliana.
Per visionare tutti i film delle varie sezioni, vi rimandiamo al sito ufficiale della Berlinale e vi consigliamo anche di scaricare l’app ufficiale per creare il vostro programma personalizzato e non perdervi così l’occasione di partecipare al festival del cinema più importante della città.
Infine, va menzionato come anche alla Berlinale non si rimanga indifferenti a un tema come la violenza sulle donne, venuto alla luce negli USA con il caso Weinstein e che ha generato la campagna di sostegno #MeToo. A questo scopo vengono organizzate delle iniziative, come quella “Speak Up”, e messi a disposizione dei numeri a cui rivolgersi in caso di abusi. Sembrerebbe così che si voglia supportare una problematica da sempre esistita, taciuta per troppo tempo, ma che solo ora purtroppo sta venendo allo scoperto. Anche qualsiasi altro tipo di discriminazione è bandita dal festival.
Con queste premesse e con queste proposte si può perciò dare il via alla 68esima edizione della Berlinale, che promette anche quest’anno di appassionare, far scoprire nuovi orizzonti, raccontare di tematiche attuali e di puntare i riflettori sul cinema di qualità.
Autrice: Valentina Lo Iacono