Se c’è una cosa che bisogna riconoscere oggi al popolo tedesco è, a mio parere, il senso di giustizia e di collaborazione per il mantenimento della civiltà ed il progresso della società.
Sono ormai anni che si sente parlare, sia in Germania che nel resto dell’Europa, dei famosi trattati TTIP e CETA. In molti continuano ad ignorare queste sigle, pensando si tratti di abbreviazioni simpatiche volenti rappresentare parole innocue ed insignificanti al cospetto delle azioni invece previste. Fortunatamente, al contrario, c’è chi si dà da fare per far sì che il maggior numero di persone venga a conoscenza delle verità nascoste dietro questi patti transatlantici. Il 17 settembre è prevista una grande dimostrazione in sette diverse città tedesche: Berlino, Colonia, Amburgo,Lipsia, Stoccarda, Monaco e Francoforte. L’obiettivo di una dimostrazione parallela è quello di fare ancor più rumore e far raggiungere alla proposta livelli più alti; sono in più di 30 le organizzazioni associate che parteciperanno all’evento con l’esplicita richiesta di interrompere il trattato TTIP e sospendere la ratifica del CETA. Gli alleati oppositori di queste alleanze fantocce, volte a rendere il mercato internazionale un bazar di scheletri e veleni riversi in un mare di problemi culturali, sociali ed economici in cui i sani principi democratici finiranno per sotterrarsi, sono fortunatamente tanti, in questo caso più di 30 associazioni, tra cui sindacati, organizzazioni sociali e culturali, no profit ed anti-globalizzazione, organizzazioni di sviluppo, iniziative di chiese, piccole e medie imprese per la tutela dei consumatori e dell’agricoltura sostenibile. Quest’attività può sembrare insignificante per chi continua a non capire o a non voler capire cosa siano in realtà questi trattati, ma è bene considerare che questi sono punti cruciali per noi ma soprattutto per il nostro futuro, se questi accordi non verranno fermati le conseguenze saranno esponenziali e tutt’altro che positive. La parola magica per far credere che ciò sia qualcosa di cui necessitiamo è libero mercato, libero scambio; quello che di libero ci sarà, sarà soltanto la libertà di poter immettere sul mercato internazionale qualsiasi cosa si voglia senza dover svolgere gli accurati controlli, variando da cibi (la maggior parte dei quali spazzatura) a medicinali. Libertà di imporre a tutti i Paesi facenti parte del trattato le proprie “leggi di mercato” ed i propri “prodotti di mercato”, senza preoccuparsi minimante dei danni e delle gravi conseguenze che ciò comporterà in ogni Stato europeo che accetterà la totale messa in pratica dei trattati discussi.
CETA (COMPREHENSIVE ECONOMIC AND TRADE AGREEMENT): dopo 5 anni di trattative è ormai definito in un documento complesso ma attualmente si trova in un momento di stallo grazie alle obiezioni della Germania, contestazioni relative al metodo di risoluzione delle controversie e coinvolge i Paesi dell’Unione Europea ed il Canada.
TTIP ( TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP): è stato avviato nel 2013 e da allora ha avuto sempre più un forte impatto nell’opinione pubblica favorendo l’indignazione delle persone verso la quasi totale segretezza dei punti toccati nel trattato, riguardanti numerosi campi della vita quotidiana dei cittadini. Questa volta ad essere coinvolti sono gli Stati Uniti d’America e l’Europa. Il TTIP si sviluppa su tre punti fondamentali:
- favorire l’accesso ai liberi mercati attraverso l’eliminazione di barriere tariffarie, la liberazione di servizi, la tutela degli investimenti e la possibilità di massimo accesso agli appalti pubblici nei rispettivi mercati;
- ridurre le barriere non tariffarie, riconsiderando le misure sanitarie e fitosanitarie, regolamenti tecnici, norme e procedure di valutazione della conformità, coerenza della regolamentazione e disposizioni settoriali;
- migliorare la normativa nel senso dell’agevolazione degli scambi.
Per chi vuole esserci fisicamente, Sabato 17 settembre 2016 alle ore 12.00 si partirà da Alexanderplatz procedendo per Karl Marx Allee, Warschauer Strasse, Mühlenstrasse, Stralauer Platz, Holzmarktstrasse, Lichtenberger Strasse,Strausberger Platz, Karl Marx Allee per far poi ritorno ad Alexanderplatz.
Maggiori informazioni
http://ttip-demo.de/bundesweiter-demo-tag/berlin/
Autore: Enza Granato