Com’è giusto che sia per una capitale europea, Berlino offre a ruota continua una serie di eventi, spettacoli e concerti per ogni gusto artistico e musicale. Inoltre, a breve partirà la stagione estiva e con essa intrattenimento e divertimento verranno amplificati, anche perché, gli abitanti di Berlino lo sanno bene, se è vero che l’inverno è lungo e buio, è altrettanto vero che l’estate è piena di gioia, ricca di attrattive, feste e situazioni adatte a tutte le età, ma soprattutto, il clima migliora, il caldo inizia a farsi avvertire e la vita della città si sposta quasi tutta all’esterno, sembra che Berlino abbia una seconda vita, che si riguarda bene nel proteggersi dal freddo, ma che non esita a farsi riconoscere non appena il Sole padroneggia.
Rispetto alle altre città tedesche, ma anche ad altre capitali Europee, Berlino può fare invidia per la capacità di non annoiare, ma al contrario di avere sempre scelte ed alternative a tutte le esigenze, soprattutto per quanto riguarda lo scenario musicale, partendo dagli artisti di strada, passando tra gli innumerevoli locali e finendo con i concerti dei grandi artisti internazionali. C’è n’è davvero per tutti i gusti.
Barbara Eramo, in tour per l’Europa, farà tappa a Berlino con tre date, nelle quali si esibirà in diversi luoghi. Per chi non la conoscesse, Barbara, 44 anni, è una cantautrice e compositrice italiana, ormai da diversi anni inserita nel panorama musicale italiano ed internazionale. Con voce sublime ed animo esploratore, Barbara ha dedicato, e continua a farlo, la sua vita alla musica, che non smette di renderle grazia. Conosciamola meglio attraverso quest’intervista.
Da dove vieni?
Sono originaria di Taranto ma vivo a Roma da più di 20 anni.
Di cosa ti occupi oltre che essere una cantautrice?
Vivo esclusivamente di musica…. diversi progetti e collaborazioni all’attivo oltre a quello personale (sono la cantante de la Piccola Banda Ikona, compongo e canto in colonne sonore per cinema,tv e teatro, ho cantato per Nicola Piovani, Alexandre Desplat, ho collaborato con Hector Zazou) ed insegno canto conducendo diversi laboratori.
Quando hai capito che la musica avrebbe ricoperto questo ruolo nella tua vita?
Molto presto… credo di aver avuto pochi dubbi sul fatto che la musica sarebbe stata la mia vita.
La tua famiglia ti ha sempre supportato in questo desiderio di cantare sin da quando eri piccola?
Sì, sono stata fortunata, non mi ha mai ostacolato. La mia famiglia ha solo subìto il colpo del trasferimento in un’altra città quando ero molto giovane per inseguire questo desiderio, ma era l’unico modo che sentivo utile per incrementare e crescere in formazione ed esperienza.
Nella tua carriera da musicista hai collaborato con diversi artisti, sei legata maggiormente ad un’esperienza in particolare?
Ho tanti preziosi ricordi ma probabilmente quelli che più mi hanno lasciato il segno sono l’esperienza con Claudio Passavanti e Bungaro al Festival di Sanremo ’98, era la prima volta che lavoravo a musica originale, ad un progetto tutto mio/nostro quindi è stato bellissimo ed emozionante ed era una vera squadra di amici, ci volevamo bene. La seconda esperienza memorabile in età più matura è stata quella con Hector Zazou, artista produttore legato alla musica sperimentale. Lo adoravo artisticamente e ho avuto la fortuna di conoscerlo durante le mie frequenti trasferte parigine. Dopo circa due anni dalla nostra conoscenza mi propose di lavorare ad un disco insieme coinvolgendo anche Stefano Saletti (musicista con il quale collaboro moltissimo tutt’ora ). Durante la lavorazione, purtroppo, si è gravemente ammalato e ci ha lasciati. Questa resta per me un’esperienza ed una scuola artistica immensa. In seguito, con Stefano Saletti, siamo riusciti a pubblicare questo lavoro per l’etichetta francese Naive, abbiamo portato avanti il progetto da soli per sua esplicita richiesta.
Nel 2014 hai pubblicato il tuo album i cui testi all’interno sono poesie di Emily Dickinson, intitolato appunto Emily, ti rispecchi un po’ in lei?
Questo è il mio lavoro personale per eccellenza. In questo disco ho lavorato su tutti i fronti sia come compositrice che arrangiatrice e produttrice (con il significativo aiuto di Stefano Saletti). Sono legatissima a questo disco e ritengo che debba avere ancora occasione di visibilità ed ascolto. Ovviamente la poesia di Emily Dickinson è stata una folgorazione, per questo ho deciso di omaggiarla in questo disco.
Canti molto bene sia in italiano che in inglese, in quale lingua preferisci cantare? quale ti fa sentire più a tuo agio?
Il linguaggio ha cosi tante sfumature che è difficile dare preferenze per me. A volte amo cantare inventando lingue perché dà una libertà assoluta. Comunque nella composizione, probabilmente per l’ascolto e le influenze anglosassoni dovute ai dischi e agli artisti che mi hanno formata, utilizzo sempre la lingua inglese in appoggio, anche se poi non sarà la lingua definitiva del brano. Indubbiamente è di grande cantabilità.
Nel Sanremo 1998, con Passavanti, hai vinto il premio della critica ed il premio miglior performance, che ricordo hai di quei momenti?
Come accennavo prima, è stato uno dei momenti più importanti della mia vita. E’ stata anche una delle rare occasioni in cui ho potuto cantare con un’orchestra… è di una bellezza indescrivibile. Tra l’altro in quel festival ho incontrato musicisti ed artisti con i quali ho stretto legami d’amicizia importanti come Fausto Mesolella (Avion Travel) e Sergio Conforti (Elio e le storie tese).
Qual è la tua più grande soddisfazione personale e/o professionale?
Avere prodotto Emily in totale libertà creativa senza aver avuto bisogno di un’etichetta, solo attraverso una campagna di crowdfunding.
Come mai ti esibisci in queste date proprio a Berlino? Ci sei già stata? Sei particolarmente legata a questa città?
Conosco Berlino e la amo, sento tutta la sua storia, la sua anima provata e la sua voglia di rinascita ed il grande dinamismo. Sto girando l’Europa ed è quindi una tappa importante vista la sua attenzione verso la musica ed in genere le arti indipendenti.
Come definiresti la tua musica?
Stratificata… e che si sente stretta in una definizione di genere.
Hai un artista a cui ti sei ispirata agli inizi della tua carriera?
Agli inizi, durante la mia adolescenza, apprezzavo Madonna e Kate Bush….niente di più distante, lo so bene! Ma,allo stesso tempo, le ritengo due figure fortemente carismatiche: Madonna per la capacità di dettare tendenze sebbene artisticamente meno dotata, Kate Bush per l’arte e l’originalità la continuo ad ammirare moltissimo.
Cosa pensi dell’attuale scena musicale italiana?
La scena italiana che frequento io ha sempre cose interessantissime, ma le puoi sentire solo se vai in giro per locali o festival indipendenti. La musica che trasmettono i mass media non ha qualcosa di nuovo. Sì, magari voci interessanti, ma dal punto di vista artistico c’è povertà. Colpa dell’industria discografica che premia solo i karaoke (ad esempio X Factor o The Voice) e manda in panchina tutto ciò che va verso la sperimentazione e la creatività o semplicemente non segue le “leggi di mercato”.
Per tutti gli interessati, Barbara sarà in concerto il:
21 aprile 2016 alle ore 19.00 presso “IL KINO BERLIN”, Nansenstraße 22, 12047 Berlin
22 aprile 2016 alle ore 20.30 presso “Golden Lounge”, Prinzenallee 38, 13359 Berlin
23 aprile 2016 alle ore 20.30 presso “Ofen Bar”, Hobrechtstraße 35, 12047 Berlin.
Autore: Enza Granato