Bundesausbildungsförderungsgesetz (BAföG), una parola che fa paura solo pronunciarla ma ricca di speranza e futuro per tanti giovani che desiderano studiare. Il BAföG è la legge federale tedesca per l’incentivazione all’istruzione, introdotta per la prima volta nel 1957 e poi rivista e modificata nel 1971 durante in cancellierato di Willy Brandt. Questa, era una vera e propria borsa di studio indirizzata agli studenti bisognosi (ai tempi nulla veniva restituito allo Stato) ed era applicabile ad una cerchia più ampia di persone, rispetto alla versione antecedente. Nel corso degli anni, fino ad oggi, diversi aggiornamenti sono stati apportati.
Questa legge supporta i giovani nel loro percorso studi rendendoli indipendenti dalla situazione finanziaria familiare, offrendo così maggiori opportunità di crescita alle nuove generazioni senza gravare sull’economia delle famiglie. Il BAföG garantisce a Berlino ed in tutta la Germania il diritto all’istruzione. Lo scopo, infatti, è quello di assicurare a tutti i giovani, a prescindere dal loro status sociale, una possibilità di formazione che soddisfi i loro interessi e le loro competenze e che li renda autonomi.
Il BAföG non è previsto solo per studiare all’università, bensì anche per gli altri istituti d’istruzione, come scuole generali secondarie a partire dalla 10° classe, scuole secondarie tecniche e specializzate, scuole professionali ed istituti tecnici. È concessa agli studenti, inoltre, la possibilità di ricevere il supporto al mantenimento di un alloggio quando si vive troppo distanti o quando si ha una famiglia a proprio carico (sposati o unioni civili registrate) con almeno un figlio.
Possono beneficiare di questa legge tutti i cittadini tedeschi, ma anche molti immigrati. Hanno diritto al BAföG, infatti, anche coloro i quali hanno una prospettiva di vita futura in Germania e sono socialmente integrati, ad esempio: persone con un permanente diritto di soggiorno nella Comunità Europea, con un permesso di residenza permanente o un permesso di domicilio.
Per gli studenti, beneficiari del BAföG, è previsto un accredito mensile di 422 euro nel caso si viva con i genitori e di 597 euro qualora non si viva più nel nucleo familiare, somma indirizzata a sostenere le spese di vitto e alloggio. Non sempre si può però usufruire dell’intero importo previsto dalla legge, difatti è possibile ricevere una cifra inferiore e ciò dipende da quanto guadagnano i genitori, nel caso si viva con i propri genitori, o il partner.
I tirocinanti presso scuole superiori secondarie, accademie o università, devono presentare, all’inizio del quinto semestre, ottimi voti. Devono, inoltre, all’inizio del terzo e del quarto semestre superare un esame che attesti appunto l’ammissione al semestre corrente.
Il limite d’età è 30 anni per quanto riguarda la sezione Formazione e 35 anni per programmi di Master, tuttavia ci sono delle eccezioni in cui il limite massimo può essere prolungato, come nel caso in cui si abbiano persone a proprio carico, quando si è sposati con almeno un figlio o per l’ammissione all’università per il secondo corso di studi.
La metà della somma in denaro ricevuta dovrà successivamente essere restituita allo Stato. Il rimborso inizia cinque anni dopo il termine degli studi e prevede rate trimestrali con un importo minimo di 315 euro. Nei casi di basso reddito, la restituzione del denaro può essere rinviata di un anno o in alcuni casi l’importo delle rate ridimensionato. Nel momento in cui, invece, si voglia estinguere il debito in una sola rata o con importi maggiori, ulteriori sconti posso essere applicati.
Con questa legge è garantito a tutti i giovani il diritto allo studio, con la prospettiva di un futuro migliore e la possibilità di formarsi e studiare, garantendosi ,così, una quasi certa successiva immissione nel mondo del lavoro. Tanti studenti hanno l’opportunità di viaggiare, studiare in diverse città ed arricchire la loro vita con esperienze lontano dalla propria famiglia. In Italia, purtroppo, non c’è una legge simile, anzi, spesso molti ragazzi sono costretti a rinunciare al proseguimento degli studi per non poterne sostenere i costi, o, tanti altri, invece, si accontentano di studiare presso l’università più vicina per non potersi permettere il mantenimento in un’altra città. Non sarebbe male avere una legge del genere nel nostro Paese, anzi, magari, potrebbe essere un argomento di discussione futura, così chi lo sa, tra un po’ di anni e dopo vari iter burocratici, le prossime generazioni potrebbero beneficiare di una legge che garantisca loro il diritto allo studio.
Eventuali maggiori informazioni le trovate nei seguenti link:
https://www.xn--bafg-7qa.de/das-bafoeg-372.php
https://de.wikipedia.org/wiki/Bundesausbildungsf%C3%B6rderungsgesetz
http://www.bafoeg-rechner.de/FAQ/rueckzahlung.php
http://www.studentenwerke.de/de/content/voraussetzungen-f%C3%BCr-baf%C3%B6g
Autore: Enza Granato