Siamo giunti ormai al quinto giorno di Berlinale e anche l’Italia ha fatto il suo ingresso con il film in gara diretto da Laura Bispuri, “Figlia mia”.
Il film drammatico è incentrato sulla storia di tre figure femminili: Tina, Angelica e la piccola Vittoria. Tutt’e tre sono unite da un segreto che verrà svelato man mano che la narrazione procede. Sono forti e fragili in maniere totalmente diverse e sono alla ricerca di loro stesse, di una nuova opportunità per ricominciare.
La tematica prevalente è quella del rapporto madre-figlia, che c’è tra Tina e Vittoria, ma che s’instaura anche con Angelica. Il film si propone dunque come una riflessione sulla ricerca della madre e sul ritrovare se stessi, capendo da dove si viene e a chi si appartiene.
Fa da sfondo alla storia la natura selvaggia e spiazzante di un paesino della Sardegna, proprio a ribadire il concetto di forza delle protagoniste e a sottolineare la ricerca identitaria, alla base del percorso delle tre protagoniste. In particolare la più piccola tra le tre va incontro a un percorso di crescita e prenderà infine maggiore coscienza di sé.
Una nota di merito va all’interpretazione di Valeria Golino nella parte di Tina, Alba Rohrwacher nel ruolo di Angelica e Sara Casu nei panni di Vittoria.
Vi ricordiamo che sarà ancora possibile vedere “Figlia mia” anche domenica 25, mentre stasera la regista Laura Bispuri e il resto del cast saranno presenti all’Istituto Italiano di Cultura a Berlino, come potete leggere nell’evento apposito.
Autrice: Valentina Lo Iacono