Si è tenuta ieri la terza giornata dell’Italian Film Festival che nello spettacolo delle 20 e 30 ha accolto calorosamente il regista e attore Antonio Albanese con il suo film “Contromano“, prodotto nel 2017 e in prima visione per la Germania. Questa volta si è dato spazio a un tema attuale, reinterpretato però in chiave comica, cosa che difficilmente accade quando si parla di immigrazione. Riagganciandosi ad alcune delle argomentazioni addotte dal dibattito politico sulla questione, Albanese veste i panni di Mario Cavallaro, un milanese preciso, ligio al dovere e avverso ai cambiamenti: quelli che lo riguardano da vicino e vedono l’emergere di una società sempre più multietnica, dove il migrante di turno fa concorrenza all’italiano, vendendo ad esempio calze a prezzi ridotti davanti al negozio di un commerciante dei medesimi articoli; trovata messa a punto nel film dal senegalese Oba, interpretato da Alex Fondja. Il protagonista Mario, esasperato perciò dalla situazione, decide di riportare Oba e la presunta sorella Dalida (Aude Legastelois) nel loro paese, adottando una soluzione sostenuta da una certa compagine politica. Inizia così un viaggio che porta il protagonista a conoscere meglio l’altro, instaurando un dialogo con una cultura differente che lo forzerà a uscire dal percorso sicuro e rettilineo in cui si muove, per rimettersi in gioco e scoprire alla fine se stesso.
Come anche ribadito da Albanese al termine della proiezione, l’intenzione del film è quella di promuovere la differenza e di rappresentare la situazione attuale tramite il paradosso e l’esagerazione, ricorrendo a scenette assurde e a malintesi, proprio per collocare un tema così importante in una cornice comica, inusuale. È con il sorriso che viene affrontata questa volta la questione dell’immigrazione, ma non per banalizzarla o ridicolizzarla, quanto piuttosto per celare una critica sottile alle strumentalizzazioni politiche. In quest’ottica “Contromano” induce lo spettatore a pensare, mettendolo di fronte a una realtà rivisitata, non per questo meno vera o da non prendere sul serio.
Per chi si fosse perso ieri questo film, c’è ancora la possibilità di vedere stasera Antonio Albanese insieme a Paola Cortellesi in “Come un gatto in tangenziale” . A seguire la Cortellesi e il regista Riccardo Milani discuteranno della proiezione e risponderanno alle domande degli spettatori. E per l’ultima giornata conclusiva, l’11 novembre, ad andare in sala sarà la versione restaurata di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Rimangono dunque ancora alcuni appuntamenti da non lasciarsi fuggire, prima di spegnere i riflettori e calare il sipario su questa quinta edizione dell’Italian Film Festival.