Mentre scorrevo gli annunci su un gruppo facebook, mi sono imbattuta nel progetto di Elisa. “Ah, finalmente qualcosa di nuovo!”, ho pensato. Quello che più mi ha colpito, infatti, è stato l’entusiasmo che si poteva leggere nelle sue parole, tipico di un’idea nuova. Da qui è nata la curiosità per capire meglio di che si tratta.
1. Ciao Elisa! Parlaci un po’ di te. Come mai sei a Berlino? E da quanto sei qui?
Ciao Isaura. Prima di tutto volevo ringraziare te e BerlinItaly POST per esservi interessati al mio progetto e per aver voluto parlare di un tema così attuale come quello del bilinguismo e delle difficoltà di apprendimento.
Ho studiato Psicologia dell’età evolutiva alla Sapienza di Roma e dopo la laurea quinquennale ho frequentato, sempre a Roma, un master in Disturbi dell’apprendimento (DSA). Il tema mi ha così appassionata che per alcuni anni ho lavorato nelle scuole del Comune di Roma come psicologa scolastica.
Nel 2010 mi sono trasferita a Berlino. Mi ha spinta a venire in questa città la voglia di allontanarmi dalla caotica Roma e la necessità di confrontarmi con un Paese diverso dall’Italia.
L’idea iniziale era quella di rimanere a Berlino poco tempo. Ora che sono passati quasi otto anni dal mio arrivo, mi rendo conto di quanto questa città abbia un’attrazione quasi magnetica sulle persone, o almeno per me è stato così.
Dal 2012 lavoro alla Finow-Grundschule, una scuola Europea bilingue che si trova a Schöneberg.
2. Sei terapeuta del linguaggio. In che consiste praticamente? Facevi questo lavoro anche in Italia?
Il mio percorso come terapeuta del linguaggio inizia a Berlino. Qui ho continuato ad interessarmi al tema “Difficoltà dell’apprendimento” e nel 2016 ho frequentato la Weiterbildung in “Integrative Lerntherapie” nel Legasthenie Zentrum Berlin e.V.
La terapia integrativa è un sostegno pedagogico e psicologico al bambino con difficoltà di apprendimento (LRS Lese-Rechtschreibschwäche). Si parla di terapia INTEGRATIVA perchè al suo interno si utilizzano elementi legati alla linguistica, alla psicologia comportamentale e alla sensomotricità.
La terapia integrativa pone l’accento non sulle difficoltà del bambino, ma sulle sue competenze e sui suoi punti di forza, andando a incrementare anche la motivazione e lo sviluppo di un’immagine positiva di sé, spesso fortemente intaccata nei bambini che vivono insuccessi scolastici ripetuti nel tempo.
Durante gli incontri di terapia, si utilizzano giochi ed attività didattiche incentrate sul “fare” che permettono un maggior coinvolgimento del bambino e che lo rendono soggetto-attivo nel processo di apprendimento.
3. Come hai conosciuto la tua collega cilena?
Ho conosciuto la collega cilena Eileen Fontecilla durante la Weiterbildung in Integrative Lerntherapie. Lei è pedagogista e qui a Berlino si interessa di bilinguismo e apprendimento.
All’interno del progetto “BiLeTheKids” si occupa del sostegno in spagnolo/tedesco.
4. Arriviamo al sodo: parlaci del tuo interessante progetto. Com’è nata l’idea?
La ricchezza multiculturale di Berlino e la presenza di moltissimi bambini bilingue, mi ha offerto lo spunto di riflessione che è alla base del progetto “BiLeTheKids” Bilinguale Lerntherapie für Kinder.
L’idea sulla quale si fonda il progetto è quella di offrire ai bambini bilingue con difficoltà di apprendimento un supporto pratico che li aiuti a migliorare sia in italiano sia in tedesco. Gli ultimi studi sul bilinguismo evidenziano infatti come l’essere sostenuti in una lingua, migliori le prestazioni del bambino anche nella seconda lingua.
Altra motivazione non meno importante è la necessità di sostenere i bambini che sono arrivati da poco a Berlino con le loro famiglie e che, non conoscendo il tedesco, possono essere aiutati nella loro lingua madre.
I genitori possono rivolgersi a me per il supporto in italiano/tedesco nella sede di Schöneberg in Naumannstrasse 9, presso il centro di Integrative Lerntherapie “Schöneberger Rechenfüchse”.
La mia collega Fontecilla, per il supporto in spagnolo/tedesco, opera invece a Neukölln nella Emserstrasse 128 presso il centro Therapiefokus.
5. Il progetto è dedicato ai bambini bilingue. Potrebbe essere utile per altre fasce d’età, ad esempio anziani?
Il progetto “BiLeTheKids” è dedicato ai bambini proprio perchè l’intervento precoce e tempestivo risulta essere uno tra i fattori prognostici positivi più rilevanti. Un bambino con DSA, se adeguatamente sostenuto e incoraggiato, può realizzare a pieno le proprie potenzialità e raggiungere buoni risultati scolastici.
Per questo motivo, abbiamo scelto di concentrarci sui bambini, specialmente su quelli che frequentano la scuola elementare.
Difficilmente adulti o anziani intraprendono un percorso di questo genere, proprio perchè ormai usciti dal circuito scolastico.
6. Dove è possibile leggere maggiori informazioni?
Chiunque sia interessato può raccogliere maggiori informazioni sul progetto nel sito www.bilethekids.jimdo.com oppure su Facebook alla pagina BiLeThekidsitaliano.
Vi ringrazio per la disponibilità e per l’interesse dimostrato!
Grazie a te per il tuo prezioso lavoro. Buona fortuna!
Autrice: Isaura D’Oria