Nuove tecnologie, nuove professioni, nuove generazioni: oggigiorno si tende sempre di più ad analizzare la relazione che intercorre tra questi tre elementi. Infatti la nuova generazione è quella più avvezza all’uso di tecnologie e che ha assistito ad un vero e proprio boom di smartphone, tablet, Google glasses, social media e tanto altro. Talvolta poi abbracciando queste nuove tecniche è stato possibile lo sviluppo di nuove professioni, impensabili fino a qualche anno fa, come ad esempio la figura del Social Media Manager, nata con i social network e che si occupa di tutti gli aspetti relativi alla gestione e alla promozione dei propri contenuti sulle diverse piattaforme: Facebook in testa, seguita poi da altre come Instagram, YouTube, Pinterest, Twitter, ecc.
Proprio nel marketing, spesso si sente parlare di una fascia di persone conosciuta come i Millennials, ovvero tutti quelli nati tra gli inizi degli anni ottanta e la metà degli anni novanta, a sua volta divisi in ulteriori specificazioni, che si tralasceranno qui. Quando si parla di loro, non emerge solo un’elevata affinità con la tecnologia, ma viene sempre messo in risalto la loro costante voglia di imparare e di apprendere nuove abilità, che li farebbe quindi tendere a svolgere dei lavori più dinamici e flessibili. Perciò sempre in quest’ottica non stupisce come esistano delle professioni diverse, meno legate al classico lavoro di ufficio e che richiedano competenze fuori dal comune. Sembrerebbe quasi di assistere ad un’evoluzione del concetto di lavoro, a volte poco convenzionale.
È di quest’estate la notizia che veniva ricercato un “gintern”, un tirocinante che sarebbe dovuto andare in giro per eventi e assaggiare cocktail a base di gin. Ecco che arriva anche l’offerta di un’azienda svedese, Absolut Company, che vorrebbe assumere un “billion dollar nose” o un “sensory expert” pronto a girare il mondo per gustare vodka, portando con sé molta creatività e passione per questo drink. Spostandosi sul piano culinario, pare che anche la Mondelez International voglia trovare un assaggiatore di cioccolata provetto, che sia pronto a degustare e a condividere con gli altri le sue sensazioni, per migliorare i loro prodotti. Non è richiesta un’esperienza pregressa, ma di certo il prescelto dovrà dimostrare di avere un palato sopraffino e saper distinguere la bontà dei prodotti a base di cioccolata.
Un altro lavoro originale, che sembra ormai sempre più diffuso, è quello del blogger di viaggi: qui la propria passione si sposa perfettamente alla nuova realtà social, così una persona riesce a farsi sponsorizzare per intraprendere dei viaggi e ne parla poi sul proprio blog, ma anche sui vari social media, condividendo le proprie esperienze e acquisendo dei fan che seguono le avventure dell’intrepido.
Sembrerebbe quindi che il posto fisso e i classici lavori d’ufficio siano ormai demodé, il futuro è nella reinvenzione di sé, nell’originalità e nella creatività. Si tende a fare qualcosa fuori dal comune e ad uscire dagli schemi: l’avvenire dei Millennials è quindi contornato da mestieri creativi e originali, con cui si cerca forse di adattarsi ai tempi che cambiano e venirne fuori dalla crisi…ma si riuscirà nell’intento o si tratta piuttosto di un’inarrestabile declino? Ci si trova di fronte ad un grido d’aiuto o piuttosto davanti ad un tentativo di ribellione ed evasione dai classici schemi imposti dalla società? Involuzione o evoluzione? Una risposta questa che non può che rimanere aperta…
Autore: Valentina Lo Iacono