Assegnati stasera al Berlinale Palast i premi principali della 67. Edizione del Festival del Cinema di Berlino dalla Giuria Internazionale presieduta dal regista Paul Verhoeven. La cerimonia inizia con un ringraziamento al sindaco di Berlino Michael Müller presente in sala e alla nostra Milena Canonero, vincitrice dell’Orso d’Oro alla Carriera, seduta anche lei in platea.
L’Orso d’Oro 2017 va al bellissimo film ungherese Testről és lélekrő (On Body and Soul), consegnato direttamente dal Direttore della Berlinale Dieter Kosslick e da Paul Verhoeven alla regista Ildikó Enyedi e alla produttrice del film. Sono particolarmente felice di questo riconoscimento perché è stato il film che mi ha più emozionato in assoluto.
Ecco tutti gli altri Premi assegnati dalla Giuria Internazionale:
Orso d’Argento, Gran Premio della Giuria va a Félicité di Alain Gomis, film ambientato in Congo.
Orso d’Argento, premio Alfred-Bauer per il film che apre nuove prospettive assegnato a Pokot, il film polacco diretto da Agnieszka Holland. La regista, ringraziando, ricorda quanto sia importante fare film coraggiosi in tempi così difficili.
Orso d’Argento per la miglior regia: al maestro finlandese Aki Kaurismaki per il suo The Other Side of Hope.
Orso d’Argento per la migliore attrice: alla giovane attrice sudcoreana Kim Minhee per l’interpretazione in “On the Beach at Night Alone” di Hong Sangsoo.
Orso d‘Argento come miglior attore: Georg Friedrich, attore tedesco interprete del film tedesco-norvegese “Helle Nächte” diretto da Thomas Arslan.
Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura va a Sebastian Lelio, regista della pellicola, e a Gonzalo Maza per Una mujer Fantastica, premio dedicato dai due sceneggiatori all’attrice protagonista Daniela Vega, emozionata e acclamata dal pubblico presente in sala. “Una mujer fantastica” ha vinto anche il premio Teddy Award assegnato da una giuria indipendente.
Orso d’Argento per il miglior contributo artistico: alla montatrice rumena Dana Bunescu per il montaggio di “Ana mon amour” di Călin Peter Netzer.
Dieter Kosslick ci tiene a fare gli auguri al regista Milos Forman, che compie oggi 85 anni e a mandare un pensiero al giornalista tedesco-turco Deniz Yücel, arrestato nei giorni scorsi a Istanbul con un’accusa di terrorismo.
Ma altri premi sono stati assegnati stasera:
Il Glashütte Original Dokumentarfilmpreis, Premio del valore di 50.000 € al miglior documentario selezionato tra le varie sezioni della Berlinale, che va a Ghost Hunting, dedicato al popolo palestinese dal regista emozionatissimo.
Il Premio GWFF di 50.000 Euro al miglior debutto cinematografico assegnato al film spagnolo Estiu 1993 (estate 1993), di Carla Simón, sezione Generation.
E ancora i Premi della Giuria Internazionale dei Cortometraggi tra i 30 film in concorso nella sezione Berlinale Shorts:
– Orso D’oro per il miglior cortometraggio al portoghese Cidade Pequena (Small Town).
– Orso d‘argento a Ensueno en la Pradera, messicano.
– Audi Short Film Award, un premio di € 20.000 supportato da Audi assegnato al corto libanese Street of Death.
Dopo la premiazione è stato proiettato il film vincitore della Berlinale 2017: On Body and Soul. Una bella edizione quella di quest’anno, segnata da avvenimenti internazionali preoccupanti che si sono fatti sentire sia nei film selezionati, in molti dei quali si cerca proprio di trovare una risposta ad una crisi che è prima di tutto umana ed esistenziale, che nell’atmosfera generale del Festival. Un Festival quello di Berlino da sempre caratterizzato da un forte impegno sociale, civile e politico che quest’anno vede vincitore un film profondamente umano, che emoziona con la sua purezza e innocenza. Quasi che la risposta alla crisi geopolitica mondiale sia da ricercare prima di tutto dentro di noi.
Autore: Barbara Ricci