Karl Friedich Schinkel

Karl Friedich Schinkel

È sicuramente uno dei nomi più conosciuti ed importanti di Berlino. Karl Friedich Schinkel.

Nato a Neuruppin, 13 marzo 1781, iniziò la sua carriera frequentando dal 1799 la neo fondata accademia di architettura di Berlino.

Le sue prime esperienze artistiche furono concentrate nella pittura, dove riuscì brillantemente ad occuparsi di architettura attraverso l’arte del disegno. Molte infatti le rappresentazioni di quel periodo che lo videro farsi interprete di un linguaggio neo gotico applicato su tela. Nelle sue tele venivano raffigurate imponenti chiese gotiche che si stagliavano nel paesaggio naturale. Edifici molto spesso “inventati” si alternavano ad edifici realmente esistenti ma collocati in paesaggi di fantasia.

Fondamentale (come per molti suoi colleghi architetti di quel periodo) per la sua formazione il viaggio in Italia che effettuò tra il 1803 e il 1805. Ebbe modo di misurarsi infatti con i numerosissimi monumenti classici, studiandone le caratteristiche tipologiche e confrontandosi quotidianamente con uno stile che da qui in poi lo avrebbe accompagnato in tutte le sue successive opere architettoniche.

Iniziò ad occuparsi quindi di architettura grazie anche all’incarico di Oberbaurat a Berlino (consigliere superiore di architettura) che gli venne affidato a partire dal 1815 dal Re Federico Guglielmo III (carica ambitissima tra gli architetti del periodo).

Grazie a tale nuova esperienza poté concentrare la sua attenzione verso forme nuove di architettura ed essere inoltre protagonista dei primi piani di sviluppo urbanistico dalla città di Berlino. Di quegli anni infatti le realizzazioni dei suoi numerosissimi edifici berlinesi (40 in tutto molti dei quali distrutti dalla varie guerre ma ancora oggi visibili grazie a numerose testimonianze rimaste pressoché intatte).

Suo il progetto del viale Unter den Linden – Lustgarten, la Neue Wache, lo Schlossbrücke e l’Altes Museum, per citarne solo alcuni.

Ma vediamoli nello specifico:

Schauspielhaus (1818 – 1821)

By Ansgar Koreng / CC BY 3.0 (DE), CC BY 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41623314
By Ansgar Koreng / CC BY 3.0 (DE), CC BY 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41623314

Interamente progettato da Schinkler, che ne curò personalmente anche gli interni, si presenta nella sua facciata principale come un tempio greco imponente e massiccio. Tale effetto è inoltre accentuato dall’immensa scalinata di ingresso, che introduce ad un portico esterno, che ne incornicia l’intero edificio.

Chiesa di Friedrichswerdersche (1821-1830)

By Manfred Brückels (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
By Manfred Brückels (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

In perfetto stile neogotico, la chiesa di Friedrichswerdersche (il progetto iniziale di Schinkler era di impronta neo classica, ma per volere della committenza venne realizzata con gli stilemi gotici che oggi si possono ammirare), si presenta come un unico blocco monolitico (l’interno è ad unica navata) con la presenza di due torri poste lateralmente al prospetto principale.

Oggi la Chiesa ospita una collezione permanente di sculture.

Neue Wache (1816-1818)

By Beek100 - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10060261
By Beek100Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10060261

Nasce come sede della Guardia Reale e come monumento ai soldati tedeschi morti durante le guerre contro Napoleone.

“Piccolo” ma Imponente grazie alla scelta compositiva dello stile Dorico, si presenta nel suo prospetto principale come un tempio greco, con sei colonne doriche che ne evidenziano l’ingresso. Da sempre utilizzato come monumento celebrativo (Ai caduti della 1° Guerra Mondiale nella Repubblica di Weimar, a monumento dell’antifascismo durante la DDR e quale simbolo delle vittime delle guerre e delle violenze oggi) al suo interno oggi ospita la scultura La pietà della celebre artista Käthe Kollwitz.

Schlossbrücke (1822-1824)

By Dieter Brügmann - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=455662
By Dieter BrügmannOwn work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=455662

Realizzata come collegamento con il viale Unter der Linden e la piazza del Castello, se pur massiccio per dimensione e caratteristiche architettoniche, si manifesta per la sua eleganza e raffinatezza. I parapetti, tutti in ghisa lavora tata, sono intervallati dalla presenza di otto sculture di guerrieri e divinità in marmo.

Altes Museum (1825-1828)

By Avda - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21821130
By AvdaOwn work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21821130

Confinante con l’altrettanto imponente Duomo di Berlino, prospiciente al Lustgarten, nasce per ospitare la collezione privata della famiglia Reale e nel 1830 diventò il primo museo pubblico della Prussia. Di pianta rettangolare, l’edificio è caratterizzato dalla presenza di un imponente colonnato di ingresso (di ordine Dorico), che interrompe ed intervalla i tratti fortemente orizzontali della trabeazione che caratterizza tutto il prospetto principale.

Under den Linden

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By VollwertBIT – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3267687

 Asse di collegamento tra l’est e l’ovest della città, è oggi caratterizzato da due assi automobilistici laterali, che lasciano spazio ad un viale pedonale interno molto ampio ed alberato. Il viale parte dalla Porta di Brandeburgo per arrivare fino al ponte di Schlossbrücke.
Lungo il viale si trovano diversi uffici governativi e ambasciate, oltre all’Università di Humboldt, il teatro dell’Opera, il Neue Wache memorial e l’Armoury

Una curiosità: suo malgrado fu lui l’”autore” della Croce di Ferro simbolo del Nazismo. Infatti la croce, nata per volere di Federico Guglielmo III nel 1813 quale decorazione militare per mobilitare il popolo tedesco contro l’occupazione Napoleonica, venne presa a modello da Hilter nel 1939 quale simbolo di forza e di potere nel Nazionalsocialismo.

Schinkel muore a Berlino il 9 ottobre 1841, lasciando alla città numerosissime testimonianze di un periodo fertile dal punto di vista architettonico ed artistico.

Autore: Vincenzo Guzzo

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Vincenzo Guzzo

Arch. Vincenzo Guzzo Architetto libero professionista, svolge la sua attività sia in Italia ( prov. di Milano) che a Berlino. Si occupa di progettazione architettonica e direzione lavori, dal residenziale al direzionale, sia nel campo privato che pubblico.

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