Il giorno del red carpet al Berlinale Palast, già alcune ore prima dell’inizio ufficiale, tutto è perfettamente pronto, congegnato, splendente. In sala, sulle poltrone rosse, si leggono i nomi dei protagonisti di questa serata: la grande Meryl Streep, George Clooney, Tilda Swinton, Channing Tatum, il direttore del festival Dieter Kosslick, gli altri membri della giuria e tantissimi altri V.I.P.
Il red carpet inizia ed è emozionante vedere quante persone siano giunte ad acclamare i propri idoli, a cercare di ottenere un autografo, una foto. Le nostre star procedono tra i fotografi, i giornalisti, fino alle porte di vetro: la magia può finalmente avere inizio!
I membri della giuria vengono condotti al secondo piano dove gigantografie delle loro foto li aspettano, pronte ad esser autografate. Questo rappresenta un vero e proprio rito propiziatorio, una delle originalità della Berlinale.
La giuria entra nella sala ed è accolta da un tripudio di applausi e “standing ovation”. La serata inizia, la presentatrice sul palco è Anke Engelke, la quale con maestria e grande senso dell’umorismo, in inglese e in tedesco, ci introduce gli ospiti e i film di questa 66º Berlinale. Il film team viene accolto in sala. Ricordiamo che per l’apertura solo un film è stato proiettato: “Ave, Cesare!”.
Il film team ancora una volta viene acclamato con una standing ovation, i protagonisti sono presentati, inquadrati dalle telecamere, i loro nomi gridati dal pubblico in delirio.
Ed è poi tempo di introdurre il direttore del festival Dieter Kosslick, il quale, durante il suo discorso, pone accento sui temi difficili che affiggono il mondo e la città di Berlino: i rifugiati e più in generale coloro che devono abbandonare la propria casa poiché minacciati da guerre, terrorismo, povertà. Questo è il primo anno, infatti, in cui nel palazzo della Berlinale sono state installate delle urne dove è possibile donare in favore dei rifugiati della città. I toni si fanno seri, del resto, sebbene un festival rappresenti un modo per fuggire la triste realtà che affligge i nostri tempi bui, la realtà resta ed è giusto non dimenticarlo. Non bisogna mai dimenticare che oltre il luccichio di eventi come questo, c’è la vita reale con tutti i suoi problemi.
Sulla scia degli eventi che da mesi interessano la nostra bella città ed il mondo, viene presentato il sindaco di Berlino, Michael Müller, il quale ancora una volta ringrazia i cittadini berlinesi (di nascita e non) per il costante supporto donato a favore dei rifugiati e dei senza tetto. Giunge così il turno del ministro della cultura Monika Grütters, la quale con grande emozione si dichiara onorata di accogliere tale evento ancora una volta in città.
Aber, es ist soweit! E’ tempo di iniziare!
La giuria del festival viene accolta da videoclip e presentata singolarmente sul palco, e ancora una volta la Streep riceve una standing ovation del pubblico innamorato. I toni scherzosi della presentatrice che ironizza sul fatto che per la prima volta Meryl non riceverà alcun premio, bensì dovrà assegnarlo, divertono il pubblico che “ride a crepapelle”. La Engelke cerca di investigare quale saranno i criteri di giudizio che i giurati adotteranno per determinare il vincitore, ma poco viene svelato; e, dopo aver lasciato parola a tutti, è tempo di cominciare; i partner della Berlinale vengono brevemente presentati e poi sono proiettati i trailer dei film in concorso.
Sul palco Dieter Kosslick e Meryl Streep in inglese ed in tedesco (la Streep in tedesco!) aprono ufficialmente il festival. La proiezione di “Hail, Caesar!” può iniziare, si abbassano le luci, silenzio in sala…
Autore: Alessandra Rago
Fotografie: Alessandra Rago