Un bel po’ di mesi sono passati da quando il nostro Gennarino ha deciso di trasferirsi a Berlino. Ora possiamo dire con assoluta certezza che sta diventando un vero e proprio veterano della vita nella capitale tedesca. Mai più una scusa quando il turista di turno alla fermata della S-bahn chiede un’informazione e tu non sai da dove cominciare, quindi ti dirigi verso la cartina dei mezzi pubblici e pensi: “allora questa è Alexanderplatz e ci siamo, ora per andare a Charlottenburg devo andare verso ovest”; quindi fa scorrere il dito sulla cartina in linea d’aria con Alex ma verso ovest, e niente, arrivi alla fine del Ring e questo Charlottenburg non lo trovi. “Forse si trova al di fuori del ring” pensa Gennarino tra sé e sé. Mortificato il nostro amico deve comunicare al turista che è italiano e che non conosce ancora bene la zona, mentre pensa: “Che coglione che sono!”
Ma ora non è più così, Gennarino conosce oramai Berlino come le sue tasche e per ogni esigenza, dispensa consigli utili e mirati. Si da il caso che, ironia della sorte, lui stesso si sia trasferito a Charlottenburg, proprio vicino la S-Bahn. Gennarino è ancora uno studente, e dato che la sua uni è dislocata un po’ fuori città, preferisce studiare presso una delle biblioteche della Technische Universität, la Volkswagen Universitätsbibliothek. Le giornate di studio sono sempre interminabili, soprattutto in primavera quando ad un risveglio dei sensi si accompagna una fame terribile, che verso le 2 del pomeriggio attanaglia pancia, stomaco e chi più ne ha più ne metta, tanto da farlo partire alla ricerca disperata di qualcosa da mangiare. Le mense iniziano lentamente a chiudere (la mensa universitaria chiude alle 14:30) e Gennarino non ha ancora trovato niente che possa soddisfarlo. Incontra un amico di passaggio, si salutano, scambiano due parole e Gennarino quasi in calo ipoglicemico interrompe l’amico intento a raccontare delle sue peripezie per chiedere dove possa comprare al volo un panino.
Gennarino inizia a vedere doppio sta per svenire, ma in questo stato di trans sente la famosa parola disperdersi nell’aere, l’essere mitologico era stato evocato, il metà-uomo metà-cestino era stato risvegliato: il Brötchenmann.
Il Brötchenmann è definito dagli studenti della TU “un essere mitologico che appare nel momento del bisogno”, un po’ come la stanza delle necessità in Harry Potter.
Quando lo vedi da lontano non sai più se ti trovi in paradiso, in trance o in uno stato ipoglicemico grave che induce le allucinazioni; e invece no, lui arriva ed è vero, e ti da il tanto sospirato panino e la tanto agognata bevanda.
Secondo le leggende universitarie il Brötchenmann, detto anche Brötchen-Paule, Futterlieferant o Körbchen è un uomo sulla cinquantina completamente dedito alla sua professione di “sfamatore di studenti”.
Sempre in giro con due grossi cesti di bambù sotto braccio: uno con le bevande (Mate, Kikos, Monster Energy, Kong Stong), l’altro stracolmo di prelibatezze (panini di tutti i tipi, insalate di pasta, di patate, insalate normali, macedonie, tavolette di cioccolato assortite, pudding di cioccolato o vaniglia). Il Brötchenmann, come farebbe un vero sensei, da anche lezioni di vita. Famosi sono i suoi detti e le sue domande retoriche che attraverso un processo maieutico, ti mettono in condizione di trovare tu stesso riposte alle domande esistenziali più oscure. Addirittura a questo uomo mitologico, mandato dal destino per salvare le sorti di migliaia di studenti, è stata dedicata una pagina sul Freitagsrunde di WIKI.
Gennarino vede l’uomo avvicinarsi, prima di perdere completamente i sensi riesce ad ordinare un panino ripieno di formaggio, uovo, insalata e pomodori, addenta come un forsennato l’oggetto del piacere e comincia ritornare nella realtà. Il suo messia era lì e l’aveva salvato.
I prezzi sono assolutamente modici se paragonati ad una normale Bäckerei. Tutti gli articoli non costano più di 3 euro e le dimensioni e il ripieno sono di tutto rispetto. Ogni panino è incartato singolarmente e possiede addirittura un fazzolettino al suo interno, mentre le bibite sono magicamente sempre fredde. Insomma il nostro amico Gennarino, ha imparato la lezione, ai primi accenni di fame, invocare subito il Brötchenmann e lui saprà come sfamarti.
Mentre Gennarino si appresta a pagare e a mangiare il suo panino contemporaneamente, ecco il Brötchenmann declamare la sua lezione di vita “Mit dem Hunger ist das so, der wird nicht weniger”, “Con la fame è sempre cosi, può solo aumentare”, al che Gennarino risponde: “grazie mille, non la conoscevo, grazie per avermi salvato la vita”, e il Brötchenmann: ““Wer mich kennt, der kennt mich und wer mich nicht kennt, hat die Welt verpennt”, “Chi mi conosce allora mi conosce, chi non mi conosce, ha perso un mondo”, e così come è stato invocato, con la stessa leggiadria e un alone di mistero il Brötchenmann va via, pronto a salvare la vita di altri studenti in difficoltà.
Gennarino è proprio nato sotto una buona stella!
Stay tuned!
Autrice: Alessandra Rago