In Germania succede spesso che le festività legate a qualche ricorrenza religiosa siano celebrate solo in alcune regioni (Länder) e non in altre. Ciò non accade per le feste statali, come quella di oggi: il Giorno dell’Unificazione tedesca (in tedesco “Tag der Deutschen Einheit”). Parliamo della più importante festa nazionale, che commemora la Riunificazione della Germania.
Il Muro di Berlino aveva separato la Germania a metà per 28 anni, oltre che il mondo in due blocchi distinti e avversari. La caduta del Muro (9 novembre 1989) provocò un flusso di gente della Germania dell’Est (DDR) verso l’Ovest benestante. La riunificazione era diventata quindi una necessità per fermare il crescente degrado dell’est. Il principale artefice fu il cancelliere cristiano-democratico Helmut Kohl, che dal 1982 al 1998 guidò la Germania durante uno dei periodi più cruciali della storia moderna europea. Il “gigante” della politica e della democrazia, come fu soprannominato, mise in atto il suo capolavoro diplomatico facendo leva su due tipi di forze:
1. la forza interna del popolo tedesco e il suo desiderio di unità nazionale, dopo un lungo periodo di “neo-colonialismo” da parte delle forze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale;
2. la forza esterna: conquistò il via libera internazionale collaborando con Michail Gorbaciov e George Bush senior, abbattendo così la cortina di ferro che aveva diviso in due il mondo intero.
E il 2017 è un anniversario particolare, che ha visto la fine del “padre della Riunificazione”. Il 16 giugno il quotidiano «Bild» diffondeva la notizia della morte del grande statista che rivoluzionò gli assetti europei, cambiando le sorti della sua nazione e del mondo.
Il 3 ottobre 1990 la Germania tornava ad essere una nazione unita. Per essere precisi, non ci fu una vera e propria riunificazione, ma l’annessione in blocco delle cinque regioni della DDR alla Repubblica Federale. Da quel momento si è realizzata l’unità politica, costituzionale ed amministrativa, ma l’identità è ancora oggi un processo in evoluzione.
La Germania si è certamente messa alle spalle l’ingombrante passato del Novecento, ma deve ancora costruire una memoria comune nella quale si possa riconoscere l’intero Paese. Il percorso non è ancora completato, ma considerato da dove si è partiti, sono stati raggiunti risultati straordinari.
Di fatto, la festa del 3 ottobre non è particolarmente sentita tra la popolazione non per i dissapori tra Est e Ovest, ormai residui dei nostalgici, ma perché la data risulta artificiosa. Il sentimento popolare, infatti, si riconosce di più nel 9 novembre, anniversario della caduta del Muro di Berlino, quando ci si riabbracciava oltrepassando quel confine che aveva separato un’intero popolo per troppo tempo.
Come si può, quindi, approfittare di questo giorno di festa? Il clima mite è adatto per un’escursione fuori porta, usando Berlino come punto di partenza per esplorare le regioni vicine, o per ammirare i colori dell’autunno rispecchiati su qualche lago berlinese, come Weißensee o Plötzensee. Altrimenti c’è la maestosa festa alla porta di Brandeburgo (“Fest zum Tag der deutschen Einheit”, dalle 9 alle 22).
Viel Spaß!
Autrice: Isaura D’Oria